Eco Del Cinema

Anthony Quinn

Biografia

Anthony Quinn L’attore durante il suo lungo percorso professionale, durato sessant’anni, ha collezionato due premi Oscar.

Anthony Quinn, un divo di ‘strada’

(Chihuahua, 21 aprile 1915 – Boston, 3 giugno 2001)

Anthony Quinn anzianoAnthony Rudolfo Oxaca Quinn nasce il 21 aprile del 1915 a Chihuahua in Messico. Il padre Francisco, nato anche lui in Messico, ha sangue irlandese e maya nelle vene; la madre, messicana, discende dal popolo azteco. La fusione di queste diverse etnie dà ad Anthony delle caratteristiche somatiche uniche, che gli permettono nella sua futura carriera di attore di interpretare personaggi di diverse razze in modo sempre credibile. I genitori sono attivi durante la ribellione messicana; Anthony ha solo due anni quando, al rientro dalla guerra, Francisco porta la famiglia in Texas, per poi spostarla nuovamente dopo qualche anno, avendo trovato lavoro come fattore in California, a San José. Purtroppo poco dopo muore in un incidente d’auto, evento che costringe il giovanissimo Anthony ad abbandonare gli studi per poter mantenere la mamma, le sorella e la nonna, le tre donne che ha sempre adorato.

Un inizio di carriera segnato dal destino

Dopo il dolore dei primi anni la madre trova un nuovo amore, che il futuro attore non riesce ad accettare, arrivando a scappare di casa con la nonna e la sorella, per mantenere le quali si cimenta nei lavori più umili. Il destino porta Anthony Quinn a seguire un compagnia teatrale itinerante, con la quale scopre la grande passione per la recitazione. Ma nonostante il talento e l’impegno i risultati sono scarsi, e la responsabilità nei confronti della sorella e della nonna lo convincono a cercare lavoro come mozzo su una nave commerciale che parte per l’Oriente. Prima di imbarcarsi però tenta un ultimo provino per la parte dell’indiano Cheyenne nel film di Cecil B. DeMille “The Plainsman” (1936), al fianco di Gary Cooper. Supera la prova ed inizia una folgorante carriera che lo vedrà impegnato in più di trecento film, nonché numerosi lavori per il teatro e la televisione.

Grazie alla bravura dei registi e degli sceneggiatori con i quali collabora, interpreta sempre personaggi ai quali può dare parte di se stesso, del suo carattere duro, segnato dalle difficoltà dell’infanzia, ma al tempo stesso tenero e amabile. Lavora fino a quando le forze glielo permettono ottenendo sempre i favori del pubblico, anche per la capacità di accettare il passare del tempo con classe, adeguando le sue scelte artistiche alle trasformazioni che gli anni inevitabilmente operano sul suo fisico scultoreo.

La consacrazione internazionale

Anthony Quinn in scenaTra le tante pellicole ricordiamo le più significative: “La città del peccato” di Anatole Litvak del 1940, “Sangue e arena” di Rouben Maomulian del 1941; “Viva Zapata” di Elia Kazan del 1952, dove recita accanto a Marlon Brando, interpretazione che gli vale il primo premio Oscar e fa da propulsore alla sua carriera; “Seminole” di Budd Boeticcher del 1953; e “La strada” del 1954 film di Federico Fellini, vincitore del premio Oscar come Migliore Film Straniero, dove accanto ad una bravissima Giulietta Masina impersona la figura indimenticabile dello zingaro Zampanò, che dona all’attore una popolarità internazionale.

Nel 1956 Anthony Quinn ottiene un altro Oscar per “Brama di vivere” di Vincente Minelli, dove lavora al fianco di Kirk Douglas nella parte del pittore Paul Gauguin. Ricordiamo poi “Selvaggio è il vento” di George Kukor del 1957, che gli vale la nomination all’Oscar; “I bucanieri” del 1958, unico film da regista; “I cannoni di Navarone” di Jack Lee Thompson del 1961; “Barabba” di Richard Fleischer del 1962; “Lawrence d’Arabia” di David Lean sempre del 1962.

Con “Zorba il greco” di Michael Cacoyannis del 1964 Anthony Quinn regala al pubblico una delle sue interpretazioni più intense che gli frutta un’altra nomination all’Oscar, indimenticabile la scena in cui Quinn balla il sirtaki in piazza. Nel 1983 ripropone lo stesso personaggio in un musical a Broadway, “Zorba” appunto, che rimane in cartellone per quasi quattrocento repliche.

Tra le altre realizzazioni: “L’uomo venuto dal Cremlino” (Nei panni di Pietro) di Michael Anderson del 1968; “Contratto marsigliese” di Robert Parrish del 1973; “L’eredità Ferramonti” di Mauro Bolognini del 1976; “Gesù di Nazareth” di Franco Zeffirelli del 1977; “Ad alto rischio” di Stewart Raffil del 1981; “Stradivari” di Giacomo Battiato del 1988; “Revenge” di Tony Scott del 1990; “L’impero del crimine” di Michael Karbelnikoff del 1992; “Vendicando Angelo” di Martyn Burke del 2002.

Tra le pellicole degli ultimi anni va un pensiero particolare a “Il profumo del mosto selvatico” del 1995, di Alfonso Arau, remake di “Quattro passi tra le nuvole” del 1942 di Alessandro Blasetti, dove al fianco di un giovane Keanu Reeves impersona un po’ se stesso, dando vita a un anziano patriarca che regna incontrastato sulla sua amata famiglia. Queen infatti, oltre alla sua famiglia d’origine, ha tanto amato la grande famiglia alla quale ha dato vita: tre mogli, tredici figli, tre amanti ufficiali, che ha guidato tra le intemperie della vita come un comandante con la sua nave, curandosi di ciascuno singolarmente, memore forse dell’affetto a lui mancato negli anni della giovinezza.

Ha sempre detto di aver avuto una vita felice, ma di non essere stato un uomo felice. Negli ultimi anni, seppur continuando a recitare, si dedica alle sue altre passioni: scultura e pittura, senza dimenticare la chitarra e il clarinetto. Si spegne a Boston il 3 giugno del 2001, dopo un’improvvisa crisi polmonare, aggravata dai problemi cardiaci che lo affliggono ormai da tempo, circondato dall’affetto di tutti i suoi cari.

Maria Grazia Bosu

Filmografia

Anthony Quinn Filmografia – Cinema

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  • Parole!, regia di Lew Landers (1936)
  • Sworn Enemy, regia di Edwin L. Marin (Non accreditato) (1936)
  • La conquista del West, regia di Cecil B. DeMille (1936)
  • Night Waitress, regia Lew Landers (Non accreditato) (1936)
  • Swing High, Swing Low, regia di Mitchell Leisen (1937)
  • Waikiki Wedding, regia di Frank Tuttle (1937)
  • Under Strange Flags, regia di Irvin Willat (Non accreditato) (1937)
  • The Last Train from Madrid, regia di James P. Hogan (1937)
  • Partners in Crime, regia di Ralph Murphy (1937)
  • La figlia di Shanghai, regia di Robert Florey (1937)
  • I filibustieri, regia di Cecil B. DeMille (1938)
  • Dangerous to Know, regia di Robert Florey (1938)
  • Tip-Off Girls, regia di Louis King (1938)
  • Hunted Men, regia di Louis King (1938)
  • Bulldog Drummond in Africa, regia di Louis King (1938)
  • King of Alcatraz, regia di Robert Florey (1938)
  • King of Chinatown, regia di Nick Grinde (1939)
  • La via dei giganti, regia di Cecil B. DeMille (1939)
  • Island of Lost Men, regia di Kurt Neumann (1939)
  • Television Spy, regia di Edward Dmytryk (1939)
  • Emergency Squad, regia di Edward Dmytryk (1940)
  • Parole Fixer, regia di Robert Florey (1940)
  • La danzatrice di Singapore, regia di Victor Schertzinger (1940)
  • La donna e lo spettro, regia di George Marshall (1940)
  • La città del peccato, regia di Anatole Litvak e Jean Negulesco (Non accreditato) (1940)
  • The Texas Rangers Ride Again, regia di James P. Hogan (1940)
  • Knockout, regia di William Clemens (1941)
  • Thieves Fall Out, regia di Ray Enright (1941)
  • Sangue e arena, regia di Rouben Mamoulian (1941)
  • Bullets for O’Hara, regia di William K. Howard (1941)
  • La storia del generale Custer, regia di Raoul Walsh (1941)
  • The Perfect Snob, regia di Ray McCarey (1941)
  • I tre furfanti, regia di Lloyd Bacon (1942)
  • Avventura al Marocco, regia di David Butler (1942)
  • Il cigno nero, regia di Henry King (1942)
  • Alba fatale, regia di William A. Wellman (1943)
  • Guadalcanal, regia di Lewis Seiler (1943)
  • Buffalo Bill, regia di William A. Wellman (1944)
  • Ladies of Washington, regia di Louis King (1944)
  • Roger Touhy, Gangster, regia di Robert Florey(1944)
  • Irish Eyes Are Smiling, regia di Gregory Ratoff (1944)
  • I falchi del fiume giallo, regia di Ray Enright (1945)
  • La parata dell’impossibile, regia di Gregory Ratoff e George Seaton (1945)
  • Gli eroi del Pacifico, regia di Edward Dmytryk (1945)
  • Sinbad il marinaio, regia di Richard Wallace (1947)
  • Vecchia California, regia di John Farrow (1947)
  • La donna di quella notte, regia di Lewis Allen (1947)
  • Sangue indiano, regia di Phil Karlson (1947)
  • La grande conquista, regia di Richard Wallace (1947)
  • Fiesta d’amore e di morte, regia di Robert Rossen (1951)
  • La maschera del vendicatore, regia di Phil Karlson (1951)
  • Viva Zapata!, regia di Elia Kazan (1952)
  • Il mondo nelle mie braccia, regia di Raoul Walsh (1952)
  • Salvate il re, regia di Phil Karlson (1952)
  • Contro tutte le bandiere, regia di George Sherman (1952)
  • Cavalleria rusticana, regia di Carmine Gallone (1953)
  • La città sommersa, regia di Budd Boetticher (1953)
  • Seminole, regia di Budd Boetticher (1953)
  • Cavalca vaquero!, regia di John Farrow (1953)
  • Ad est di Sumatra, regia di Budd Boetticher (1953)
  • Ballata selvaggia, regia di Hugo Fregonese (1953)
  • Il più comico spettacolo del mondo (Non accreditato) (1953)
  • Donne proibite, regia di Giuseppe Amato (1954)
  • La lunga notte, regia di Victor Saville (1954)
  • La strada, regia di Federico Fellini (1954)
  • Ulisse, regia di Mario Camerini (1954)
  • Attila, regia di Pietro Francisci (1954)
  • Il grande matador, regia di Budd Boetticher (1955)
  • Brooklyn chiama polizia, regia di Maxwell Shane (1955)
  • Le sette città d’oro, regia di Robert D. Webb (1955)
  • Brama di vivere, regia di Vincente Minnelli  (1956)
  • La pistola non basta, regia di Harry Horner (1956)
  • Il gobbo di Notre Dame, regia di Jean Delannoy (1956)
  • L’uomo dalla forza bruta, regia di Harry Horner (1956)
  • L’ultima riva, regia di Allan Dwan (1957)
  • L’ultima cavalcata, regia di Allen H. Miner  (1957)
  • Selvaggio è il vento, regia di George Cukor (1957)
  • La tua pelle brucia, regia di Daniel Mann,  (1958)
  • Orchidea nera, regia di Martin Ritt (1958)
  • Ultima notte a Warlock, regia di Edward Dmytryk (1959)
  • Il giorno della vendetta, regia di John Sturges (1959)
  • Il diavolo in calzoncini rosa, regia di George Cukor (1960)
  • Ombre bianche, regia di Nicholas Ray (1960)
  • Ritratto in nero, regia di Michael Gordon (1960)
  • I cannoni di Navarone, regia di J. Lee Thompson (1961)
  • Barabba, regia di Richard Fleischer (1961)
  • Una faccia piena di pugni, regia di Ralph Nelson (1962)
  • Lawrence d’Arabia, regia di David Lean (1962)
  • La vendetta della signora, regia di Bernhard Wicki (1964)
  • …e venne il giorno della vendetta, regia di Fred Zinnemann (1964)
  • Zorba il greco, regia di Michael Cacoyannis (1964)
  • Ciclone sulla Giamaica, regia di Alexander Mackendrick (1965)
  • Le meravigliose avventure di Marco Polo, regia di Denys de La Patellière e Raoul Lévy  (1965)
  • Né onore né gloria, regia di Mark Robson (1966)
  • L’avventuriero, regia di Terence Young (1967)
  • La 25ª ora, regia di Henri Verneuil (1967)
  • Cominciò per gioco…, regia di Elliot Silverstein (1967)
  • I cannoni di San Sebastian, regia di Henri Verneuil (1969)
  • La via lattea, regia di Luis Buñuel (1969)
  • L’uomo venuto dal Kremlino, regia di Michael Anderson (1968)
  • Gioco perverso, regia di Guy Green (1968)
  • Il segreto di Santa Vittoria, regia di Stanley Kramer (1969)
  • La stirpe degli dei, regia di Daniel Mann (1969)
  • Passeggiata sotto la pioggia di primavera, regia di Guy Green (1970)
  • R.P.M., regia di Stanley Kramer (1970)
  • Sergente Flep indiano ribelle, regia di Carol Reed (1970)
  • Los amigos, regia di Paolo Cavara (1972)
  • El asesinato de Julio César, regia di Raúl Araiza (Cortometraggio) (1972)
  • The Voice of La Raza, regia di William Greaves (1972)
  • Rubare alla mafia è un suicidio, regia di Barry Shear (1972)
  • Il boss è morto, regia di Richard Fleischer (1973)
  • Contratto marsigliese, regia di Robert Parrish (1974)
  • Il messaggio, regia di Moustapha Akkad (1976)
  • Uno sporco eroe, regia di Peter Collinson (1976)
  • Bluff – Storia di truffe e di imbroglioni, regia di Sergio Corbucci (1976)
  • L’eredità Ferramonti, regia di Mauro Bolognini (1976)
  • Gesù di Nazareth, regia di Franco Zeffirelli (1977)
  • Il magnate greco, regia di J. Lee Thompson (1978)
  • Caravans, regia di James Fargo (1978)
  • I figli di Sanchez, regia di Hall Bartlett (1978)
  • Casablanca Passage, regia di J. Lee Thompson (1979)
  • La salamandra, regia di Peter Zinner (1981)
  • Crosscurrent, regia di S. C. Dacy (1981)
  • Il leone del deserto, regia di Moustapha Akkad (1981)
  • Ad alto rischio, regia di Stewart Raffill (1981)
  • Regina Roma, regia di Jean-Yves Prate (1982)
  • Valentina, regia di Antonio José Betancor (1982)
  • Stradivari, regia di Giacomo Battiato (1989)
  • Pasión de hombre, regia di José Antonio de la Loma (1989)
  • I fantasmi non possono farlo, regia di John Derek (1989)
  • Revenge – Vendetta, regia di Tony Scott (1990)
  • A Star for Two, regia di Jim Kaufman (1991)
  • Cara mamma, mi sposo, regia di Chris Columbus (1991)
  • Jungle Fever, regia di Spike Lee (1991)
  • L’impero del crimine, regia di M. Karbelnikoff (1991)
  • Last action hero – L’ultimo grande eroe, regia di John McTiernan (1993)
  • Somebody to Love – Qualcuno da amare, regia di A. Rockwell (1994)
  • Il profumo del mosto selvatico, regia di Alfonso Arau (1995)
  • Il mago, regia di Ezio Pascucci (1995)
  • Il sindaco, regia di Ugo Fabrizio Giordani (1996)
  • Seven Servants, regia di Daryush Shokof (1996)
  • Tierra de cañones, regia di Antoni Ribas (1999)
  • Oriundi, regia di Ricardo Bravo (1999)
  • Avenging Angelo, regia di Martyn Burke (2002)

Anthony Quinn – Filmografia Televisione

  • The Philco Television Playhouse (Serie TV, 1 episodio) (1949)
  • Pulitzer Prize Playhouse (Serie TV, 1 episodio) (1951)
  • Somerset Maugham TV Theatre (Serie TV, 1 episodio) (1951)
  • Lights Out (Serie TV, 1 episodio) (1951)
  • The Ford Theatre Hour (Serie TV, 1 episodio) (1951)
  • Danger (Serie TV, 1 episodio) (1951)
  • Schlitz Playhouse of Stars (Serie TV, 3 episodi) (1951-1955)
  • Un uomo per la città (Serie TV, 15 episodi) (1971-1972)
  • Gesù di Nazareth (1977)
  • L’isola del tesoro (1987)
  • Onassis: l’uomo più ricco del mondo (1988)
  • I Robinson (Serie TV, 1 episodio) (1989)
  • Il mago (1990)
  • American Playwrights Theater: The One-Acts (Serie TV, 1 episodio) (1990)
  • The Old Man and the Sea (1990)
  • This Can’t Be Love (1994)
  • Hercules e le donne amazzoni (1994)
  • Hercules e il regno perduto (1994)
  • Hercules e il cerchio di fuoco (1994)
  • Hercules nell’inferno degli dei (1994)
  • Hercules nel labirinto del Minotauro (1994)
  • Hercules (Serie TV, 13 episodi) (Voce di Giove) (1995)
  • La noche de los castillos (1995)
  • Gotti (1996)
  • Camino de Santiago (1999)
  • Cosby (Serie TV, 1 episodio) (1999)
  • Xena, Principessa Guerriera – Giove (Serie TV, 1 episodio) (2000)

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