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Film in uscita dal 4 giugno

Da oggi nelle sale è protagonista l’amore con “Accidental Love”, La risposta è nelle stelle”, “Una storia sbagliata” e il film in costume “Le regole del caos”. Tanto spazio anche al documentario con ben tre lavori: “Faber in Sardegna & L’ultimo concerto di Fabrizio De André”, “Cinema Komunisto” e “Sei vie per Santiago”. Al cinema da ieri anche Brad Pitt con “Fury”

Dodici film in uscita dal 4 giugno, per un giovedì all’insegna delle grandi novità

fury-locBrad Pitt torna a emozionare il grande pubblico cinematografico con “Fury” di David Ayer. Il film, ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale, e nello specifico nell’Aprile del 1945, segue le vicende di un gruppo di militari americani, capeggiati per l’appunto da Brad Pitt, impegnati ad annientare le ultime forze naziste con il carro armato denominato ‘Fury’. Una pellicola potente e perfetta visivamente, che sfrutta per la sceneggiatura gli elementi tipici del genere bellico, forte di un cast di tutto rispetto.

David O Russell, sensibile narratore dell’amore, già apprezzato per pellicole come “Il lato positivo”, torna a raccontare i sentimenti con “Accidental Love” in cui Jessica Biel e Jake Gyllenhaal sono protagonisti di una bizzarra storia. Alice è una cameriera mollata alla vigilia delle nozze a causa di un incidente per il quale si ritrova ad avere un chiodo nella testa, irremovibile perché senza assicurazione sanitaria. L’effetto collaterale più particolare, provocato dal ‘corpo estraneo’, è un appetito sessuale continuo di cui deve ‘sopportare’ le conseguenze Howard, un parlamentare che si offre di ‘aiutarla’.

Grazie alla 20th Century Fox, il romanzo di Nicholas Sparks, “The Longest Ride” è stato adattato per il grande schermo con il titolo italiano “La risposta è nelle stelle”. Al centro dell’azione l’amore tra l’ex campione di Rodeo, Luke, e Sophia che si accinge a entrare nel mondo dell’arte. Al loro primo appuntamento i due conoscono un anziano signore, Ira, con il quale Sophia rimarrà in contatto e che gli parlerà della bellissima unione e del suo percorso con la moglie ormai defunta. Per la giovane coppia la storia di Ira diverrà esempio e mezzo per capire le risorse dell’amore.

Gianluca Maria Tavarelli è invece ispirato dell’ultimo singolo ufficiale di Fabrizio De André per il titolo che segna il suo ritorno al cinema. In “Una storia sbagliata” Isabella Ragonese è un’infermiera pediatrica che decide di partire per l’Iraq con una missione umanitaria durante la seconda guerra del Golfo. Questo viaggio la spingerà a vivere il suo passato e il suo amore per Roberto, incrinato dalle continue missioni militari di lui.

Si cambia registro e si passa al film in costume con “Le regole del caos” di Alan Rikman che per l’occasione dirige la perfettamente in ruolo Kate Winslet, nei panni della nobile Sabine De Barra, scelta dall’artista di corte André Le Notre per realizzare, alla corte di Luigi XIV, uno dei più importanti giardini del nuovo palazzo. Tra lei e Le Notre nascerà un’intensa relazione, punto di partenza per una pellicola originale e ben confezionata.

Peter Greenaway prende spunto dalla vita di Eisenstein per il suo “Eisenstein in Messico” concentrandosi proprio sull’esperienza messicana del regista risalente al 1931, quando si recò sul luogo per girare “Que viva Mexico!”, pellicola nata dall’intento di celebrare la rivoluzione del 1911, molto simile per lui a quella Russa. Sul posto scoprirà tante cose non solo sul paese in cui è in visita, ma anche sulla propria sessualità.

Fra i film in uscita dal 4 giugno tre titoli drammatici: “Fuorigioco”, “É arrivata mia figlia” e “Il colore verde della vita”

È “Fuorigioco” il titolo che segna l’esordio alla regia di Carlo Benso, vicenda attualissima di un dirigente non più giovane che viene improvvisamente licenziato, sentendosi per questo inutile e senza dignità.

Si chiama Pier Luigi Sposato l’altro esordiente di questo giovedì che ha scritto, diretto e prodotto “Il colore verde della vita”, storia di Elias che, dopo un incidente stradale, decide di entrare in una comunità per disintossicarsi, percorrendo così una strada fatta di dolore e fatica nella risalita.

Capita spesso che una donna per vivere debba crescere bambini altrui ed essere costretta ad affidare ad altri i propri: è questa realtà abbastanza comune che riguarda i ceti inferiori della società di San Paolo (e di qualsiasi altro paese) ad essere descritta nel film brasiliano “É arrivata mia figlia”. Sono passati dieci anni da quando Val, domestica a tempo pieno di una famiglia benestante, ha affidato sua figlia Jessica a una parente. Quando la ragazza si presenta a San Paolo, dove deve sostenere un esame per essere ammessa alla facoltà di architettura, e nella casa in cui lavora Val, la vita dell’intera famiglia viene sconvolta nel suo ordine ormai costituito da anni.

“Fuori dal coro”, unica commedia tra i film in uscita dal 4 giugno

Si chiama Sergio Misurarca, l’altro italiano che approda alla regia con una pellicola nelle sale da oggi. “Fuori dal coro” racconta le peripezie del giovane siciliano Dario, appena laureato e, naturalmente disoccupato, al quale viene affidata la consegna a Roma di una busta ‘bollente’. Nell’avventura il protagonista coinvolge l’amico tappezziere, Nicola, e lo zio ex attore.

“Sei vie per Santiago”, “Faber in Sardegna & l’ultimo concerto di Fabrizio De André” e “Cinema Komunisto”: tre documentari estremamente diversi tra loro, ma tutti e tre assolutamente interessanti

Il cinema di propaganda è il soggetto di “Cinema Komunisto”, documentario sul cinema di regine in Jugoslavia ai tempi di Tito, attraverso cui si descrive la storia di un paese a partire dal racconto del proiezionista personale del dittatore.

Invita alla riflessione e racconta gli incontri lungo il percorso di quasi 800 kilometri “Sei vie per Santiago”, documentario sul cammino di Santiago di Compostela che, oltre a esplorare gli spazi fisici, segue i percorsi dell’animo umano, spinto a camminare per ritrovarsi, sfidarsi o più semplicemente per imparare ad andare avanti lungo la strada e più in generale nella vita.

Gianfranco Cabiddu omaggia il grande Fabrizio De André con il documentario “Faber in Sardegna & l’ultimo concerto di Fabrizio De André”, in cui si sofferma sull’esperienza isolana vissuta dal cantautore e dalla moglie Dori Ghezzi e dell’amore di entrambi per la Sardegna. Infine, nell’ultima parte, viene ricordato l’ultimo concerto al teatro Brancaccio di Roma, del 13 e 14 febbraio del 1998.

Roberta D’Amico

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