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Saint Omer (2022)

Recensione

Saint Omer: la prima opera di finzione della regista Alice Diop

Saint Omer film

Alice Diop è una giovane documentarista di origine senegalese nata e cresciuta a Parigi nelle banlieue. Porta sul grande schermo in forma di fiction “Saint Omer” la vera storia di Fabienne Kabou, immigrata che ha ucciso nel 2016 la figlioletta di soli 15 mesi. Il punto di vista è quello della scrittrice Rama (Kayije Kagame), che assiste al processo che si tiene a Saint-Omer. La giovane è interpretata Guslagie Malanga è l’imputata, dall’espressione fissa e vestita tutta di marrone su sfondo marrone, un dettaglio che salta agli occhi immediatamente.

Saint Omer (2022)

Un approccio antropologico su un fatto di cronaca che ha segnato l’opinione pubblica

Il film della Diop nasce, come detto da lei stessa in varie interviste, da un’ossessione per un processo che lei stessa ha seguito. L’opera risente evidentemente dell’approccio documentaristico che fa parte del suo percorso artistico. In tal senso, la ricostruzione del delitto e delle testimonianze a carico della donna, sono minimali. Pubblico ministero e avvocati delle due parti non sembrano recitare.

L’inquadratura è fissa per gran parte del tempo e non ci sono orpelli di troppo nella regia. Questo rallenta, per una precisa scelta autoriale, la narrazione rendendola pesante. In compenso, vengono fatti durante l’istruttoria accenni alla pratica della stregoneria, come risulta veramente dalle carte processuali.

Alice parla di una donna immigrata che nonostante una buona istruzione e una vita serena, non si sente accettata nel suo paese d’adozione ma non si ritrova neanche in Senegal dove è nata e cresciuta. In fondo, a parte la terribile storia dell’infanticidio, qui il focus è quello dell’identità e del razzismo seppur molto ben celato. Su tutta questa struttura, la regista ci impianta il mito di Medea, direttamente dal film di Pier Paolo Pasolini, che appare sul finale.

Nel complesso, “Saint Omer” è un lavoro che potrebbe lasciare spiazzati in prima battuta ma che merita una rilettura in chiave antropologica. Un film che fa riflettere.

Ivana Faranda

Trama

  • Regia: Alice Diop
  • Cast: Kayije Kagame, Guslagie Malanga, Fatih Sahin, Berkay Akinci, Salih Sigirci, Atillahan Karagedik, Ege Güner
  • Genere: Drammatico
  • Durata: 122 minuti
  • Produzione: Francia 2022

Saint Omer schedaSaint Omer” è un film diretto da Alice Diop, presentato in Concorso al Festival di Venezia 2022, dove ha ricevuto il Leone d’Argento – Gran Premio della Giuria e il Leone del futuro: Premio De Laurentiis alla miglior opera prima.

Saint Omer: la trama

Presso il tribunale di Saint-Omer si sta svolgendo il processo contro Laurence Coly, accusata di aver ucciso la figlia di quindici mesi, abbandonandola su una spiaggia nel nord della Francia prima dell’arrivo dell’alta marea. La giovane scrittrice Rama, che sta assistendo al processo, man mano che esso va avanti vedrà le sue certezze vacillare sia per le parole dell’accusata che per le deposizioni dei testimoni.

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Trailer

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