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Una storia d’amore e di desiderio (2021)

Recensione

Se è amore non è desiderio

Una storia d'amore e di desiderio recensione

“Una storia d’amore e di desiderio” è un film che con delicatezza parla di sensualità e identità sessuale. Gli sguardi, le mani e i corpi che si sfiorano, gli occhi che si trafiggono e le emozioni che si raccontano contraddistinguono i due protagonisti dal loro primo incontro. Quella poesia che li unisce, è la stessa che li divide, portando a chiedersi quale sia la soglia che separa l’amore in versi dall’amore nella realtà concreta.

Con il suo secondo lungometraggio, Leyla Bouzid torna così a descrivere la poesia, a mettere in scena le contraddizioni di un paese come la Tunisia, anche quando si tratta di una terra d’origine dove non si vive più. Farah e Ahmed vivono nella Francia di oggi, in un’università a favore delle pari opportunità, che chiede conformazione prima di potersi mostrare senza timori.

Il tema della libertà muove nuovamente una storia che riscopre una letteratura sepolta in dogmi che vedono la purezza dell’amore e della bellezza sono nel tesserne le lodi. “Una storia d’amore e di desiderio” ritrova l’amore romantico attraverso l’attrazione intrinseca seducente e passionale che sentono i due protagonisti. Farah è il simbolo autentico e schietto di una donna che non vuole rimanere sola, che vuole amare ed essere amata, così come essere desiderata, allontanandosi da quelle differenze di genere che ancora oggi vedono la sessualità come un desiderio prettamente maschile. Ahmed è invece la personificazione di un animo bloccato dietro un’idea di amore non ancora definita, un sentimento da nascondere e celare.

“Una storia d’amore e desiderio” basata sui contasti

Il film è il racconto di un amore carnale che necessita di esprimersi e di una tensione sessuale che ha bisogno di reprimersi. “Una storia d’amore e di desiderio” è una pellicola semplice e lineare, che seguendo gli elementi del dramma sentimentale, fa dell’ostacolo l’interiorità di uno dei personaggi, senza bisogno di spiegare da dove questa derivi. Tra retaggi culturali di un’islam che è in contrasto con la modernità occidentale, ma che ha lunga tradizione del concetto di piacere, erotismo e informazione, “Una storia d’amore e di desiderio” è un teen drama sui generis. Mettendo in contrasto letteratura e azione, la parola diventa l’unico strumento davvero puro e sincero di comunicazione, che non implica coscienza né consapevolezza, e che rimanda a un’antichità dove tutto era proibito.

La regia, che si concentra sui primi piani dei personaggi, con un’attenzione ai dettagli nelle lente inquadrature che riprendono i corpi dei protagonisti e i loro sguardi, rende il film elegante, tenero ed erotico. La fotografia di una Parigi vivace, colorata, notturna e musicale sembra rappresentare così la scoperta, la novità, l’abbandono di un modo di vivere per fare spazio a un nuovo sé, libero e padrone della propria vita. Farah e Ahmed sono i Layla e Majnun del folklore arabo, di quella storia d’amore contrastato, da Layla ricercato e da Majnun rifiutato, che vede nella tragicità moderna l’impossibilità di essere sinceri con se stessi.

Giorgia Terranova

Trama

  • Titolo originale: Une histoire d’amour et de désir
  • Regia: Leyla Bouzid
  • Cast: Sami Outalbali, Zbeida Belhajamor, Khemissa Zarouel, Sofia Lesaffre, Bellamine Abdelmalek, Mahia Zrouki, Aurelia Petit, Mathilde La Musse, Diong-Kéba Tacu, Baptiste Carrion-Weiss
  • Genere: Drammatico, colore
  • Durata: 102 minuti
  • Produzione: Francia, 2021
  • Distribuzione: Cineclub Internazionale
  • Data di uscita: 25 marzo 2022

Una storia d'amore e desiderio poster“Una storia d’amore e desiderio” è un film drammatico diretto dalla regista tunisina Leyla Bouzid, al suo secondo lungometraggio dopo l’apprezzato “Appena apro gli occhi – Canto per la libertà”, il film è stato presentato fuori concorso in chiusura della 60° Semaine de la Critique del 74° Festival di Cannes. Il film è distribuito nelle sale da Cineclub Internazionale.

Una storia d’amore e desiderio: la trama

Il film segue la vicenda di Ahmed, un ragazzo francese di origini algerine che ha passato la sua vita nella banlieue di Parigi. La sua storia mette in luce l’emancipazione sessuale e sentimentale, possibile grazie alla cultura, all’educazione e all’amore per la conoscenza. Ahmed, infatti, ama molto la letteratura e decide di studiare alla Sorbona, dove tuttavia si sente delegittimato. Quando il giovane incontra una giovane tunisina di nome Farah e scopre un corpus di testi erotici arabi, i quesiti legati alla sua identità aumentano.

Note di regia

“Volevo raccontare la storia di un giovane uomo che fatica a vivere con pienezza un sentimento d’amore. Ahmed è letteralmente sovrastato dal desiderio, ma cerca in tutti i modi di resistergli. È un ragazzo di cultura araba, perché è la cultura che conosco meglio, ed è pieno di dubbi, fragilità, difficoltà ad accettare i suoi slanci vitali. (…) Avevo questa necessità di esplorare la vita intima di Ahmed, filmare la sua parte di mistero, e cercare di comprenderla. La sua resistenza mi sembrava risuonare particolarmente in questo territorio periferico, in cui il sentimento amoroso è spesso attraversato da non detti. Là dove domina l’immagine di una virilità esacerbata, ho voluto dare un autentico spazio alla fragilità maschile e accordare una parte significativa alla sua sessualità.”

Trailer

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