Eco Del Cinema

Villetta con ospiti (2020)

Recensione

Villetta con ospiti – Recensione: l’orrore esistenziale della società borghese

Villetta con ospiti film

Nel suo saggio “La semplice arte del delitto”, Raymond Chandler critica il genere letterario del giallo inteso come un colorato e divertente puzzle da risolvere, affermando che gli scrittori devono evolversi e lasciarsi paradigmi del genere alle spalle in favore di una finzione ben più realista e cupa.

Villetta con ospiti (2020)

Lo scrittore arriva a profetizzare uno stadio della letteratura in cui verrà rappresentato il mondo in cui lui sentiva di vivere, un mondo dove politici corrotti si lasciano manovrare dalla criminalità organizzata, dove le forze dell’ordine non vengono in aiuto di nessuno, dove il potere è nelle mani di chi ne abusa sempre e comunque. Queste parole non possono che echeggiare con toni profetici nella mente dello spettatore di “Villetta con ospiti”.

La pellicola è indubbiamente un noir, sebbene la parte iniziale sia all’apparenza più soleggiata, meno claustrofobica. Si tratta di apparenza perché è semplice andare oltre la patina che Ivano De Matteo e Valentina Ferlan dipingono sui loro personaggi e scoprire, invece, tutte le loro grottesche imperfezioni.

Anche in piena luce gli archetipi “dabbene” iniziano a rivelarsi per ciò che sono: la madre di famiglia è infelice e ossessiva, il medico non si cura dei propri pazienti, il poliziotto è corrotto ben più a fondo dei contrabbandieri stranieri su cui si sfoga.

Queste figure, pilastri in positivo nell’immaginario collettivo delle persone, sono la forza portante di “Villetta con ospiti”. Il film risulterebbe ben meno convincente e sfrontato se non fosse per la scelta oculata delle dinamiche in atto all’interno del cast. I due personaggi simpatetici alla fine sono una madre e un figlio, rumeni, costretti a vivere in uno stato di sudditanza economica e morale perché, come Adrian fa notare sin dall’inizio, se la famiglia che dà lavoro alla madre la pagasse il giusto, non dovrebbero farle la carità con i vestiti che il ricco patriarca non vuole più.

A fare da contraltare all’onestà di questo nucleo familiare c’è un gruppo di persone che rappresentano tutte, o quasi, forme di potere: una coppia benestante, un medico, un prete, un poliziotto. Tutti questi archetipi danno loro una posizione di vantaggio nei confronti dei più deboli, di cui si approfittano più e più volte, fino a culminare in un atto orribile dalle ramificazioni ancora più agghiaccianti.

Si tratta dello stesso mondo descritto da Chandler, in cui però manca il detective salvifico a portare la luce della giustizia nella notte.

Villetta con ospiti: un’opera ineccepibile

Villetta con ospiti pellicola

La pellicola è girata sapientemente, con tutti i crismi del genere. Non si fanno attendere le inquadrature ravvicinate, i contrasti tra luce e ombra dove si stagliano solo le silhouette di personaggi tanto tridimensionali quanto classici nel senso più ellenico e tragico del termine, le scene mute.

Il tutto è accompagnato da una colonna sonora adatta che sembra fagocitare al proprio interno elementi esterni come la suoneria di un cellulare o il campanello di un citofono. Più questi suoni si ripetono, più diventano penetranti, angoscianti, al pari del celebre cuore rivelatore di Edgar Allan Poe.

Questo senso di angoscia è rispecchiato in maniera encomiabile da un cast scelto con cura, che ha saputo calarsi nelle proprie parti a regola d’arte.

Michela Cescon è incredibile nei panni di Diletta, in particolare durante i momenti di panico più buio che il suo personaggio attraversa. Il tormento pervade anche Sonja, il personaggio della grande Cristina Flutur, ed emerge con prepotenza in uno splendido, struggente contrasto tra la donna e il Commissario Panti, interpretato da un altrettanto talentuoso Massimiliano Gallo, padrone della scena.

Gaia Sicolo

Trama

  • Regia: Ivano De Matteo
  • Cast: Marco Giallini, Michela Cescon, Massimiliano Gallo, Erika Blanc, Cristina Flutur, Vinicio Marchioni, Bebo Storti, Monica Billiani, Tiberiu Dobrica
  • Genere: Drammatico, colore
  • Durata: 88 minuti
  • Produzione: Italia, 2020
  • Distribuzione: Academy Two
  • Data di uscita: 30 gennaio 2020

Villetta con ospiti poster“Villetta con ospiti” è un dramma diretto da Ivano De Matteo, ambientato in un piccolo paese del Nord Italia, che racconta la storia di una famiglia borghese nell’arco di ventiquattro ore.

Villetta con ospiti: il lato oscuro della provincia

Un solo giorno per descrivere una famiglia borghese e una ricca cittadina del nord Italia. Durante il giorno i mariti e le loro rispettive mogli ostentano ricchezze e lussi ai tavolini dei caffè.

Ma di notte la storia indugia nel noir e smaschera la finta facciata che nasconde un agghiacciante gioco di prepotenze e abusi.  I sette vizi capitali incarnati dai sette diversi protagonisti si mostrano in totale schiettezza e inquietante lucidità davanti allo spettatore.

Il regista

Ivano De Matteo è un regista, attore e documentarista. Diplomato al laboratorio teatrale “Il Mulino di Fiora”, può vantare una lunga esperienza in campo cinematografico, teatrale e televisivo, alla costante ricerca di un linguaggio personale.

Nel ‘93 fonda la compagnia Il Cantiere con la sceneggiatrice Valentina Ferlan e nel 2005 la piccola casa di produzione Utopia Film.

Per il grande schermo ha interpretato “Le amiche del cuore” di Michele Placido, “Verso Sud” di Pasquale Pozzessere, “Luce dei miei occhi” di Giuseppe Piccioni, “Velocità massima” di Daniele Vicari. In televisione è apparso anche in diverse serie tra cui “Incantesimo”, “Una donna per amico 2” e “La squadra”.

Come regista ha firmato diversi cortometraggi e documentari, parte dei quali ambientati nel mondo del calcio, come “Prigionieri di una fede” (Menzione speciale al Torino Film Festival e al Premio ‘Libero Bizzarri’), “‘Mentalità Ultras”, “ProvocAzione”, “Barricata San Calisto”, in concorso al Festival Arcipelago, al Premio Libero Bizzarri, al Roma Film Festival e al “Zoom” Festival of Italian Cinema di San Francisco (Università Berkeley). Ha esordito alla regia di lungometraggi con “Ultimo stadio” (2001). Nel 2008 partecipa al film collettivo “Human Rights for All” firmando l’episodio “Articolo 10”.

Trailer

Articoli correlati

Condividi