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Ginger Rogers

Biografia

Ginger Rogers, la storica partner di Fred Astaire

(Independence, 16 luglio 1911 – Rancho Mirage, 25 aprile 1995)

Ginger Rogers biografiaGinger Rogers, all’anagrafe Virginia Katherine McMath, è stata una delle più grandi attrici del XX secolo. Ha avuto una carriera lunga e prolifica, recitando in ben 73 film.

Figlia unica di William Eddins McMath e Lela Emogene, ha un’infanzia difficile. Dopo la separazione dei suoi genitori, il padre la rapisce due volte quando la madre gli nega il permesso di andarla a trovare. Dopo un brutto divorzio e la lotta per la custodia della figlia, Lela manda Virginia a vivere con la nonna per tenerla lontana dal padre, mentre lei cerca lavoro a Hollywood come sceneggiatrice. Quando Ginger ha soltanto 9 anni, la madre si risposa con John Logan Rogers e le due si trasferiscono in Texas.

Il nome “Ginger” le viene involontariamente dato da una cuginetta, che, non riusciendo a pronunciare il nome Virginia, comincia a chiamarla “Ginga”.

La madre Lela diventa una critica teatrale per un giornale locale ed è così che Ginger conosce il palcoscenico. Mentre aspetta la madre in teatro lei balla e canta insieme agli attori sul palco.

La carriera di Ginger comincia negli anni ‘20 quando vince un concorso di Charleston che le permette di andare in tour per sei mesi. Dopo un matrimonio molto breve con il cantante e attore Jack Pepper, Ginger continua il suo tour nei teatri arrivando infine a New York City. Nel 1929 debutta a Broadway con il musical “Top Speed” a cui segue “Girl Crazy”, durante il quale conosce Fred Astaire. L’immediato successo ottenuto con “Girl Crazy” le spalanca le porte di Hollywood, dove si trasferisce con la madre nel 1930. I suoi primi film sono “Night in the Dormitory”, “A Day of a Man of Affairs” e “Campus Sweethearts”.

In coppia con Fred

Ginger Rogers primo pianoMa la vera fama arriva dal connubio artistico con Fred Astaire. Dal 1933 al 1939 i due girano insieme 9 film musicali, rivoluzionando i musical di Hollywood con l’introduzione di coreografie eleganti e virtuose mai viste prima, sulle note dei più grandi compositori dell’epoca. Ed è proprio Fred Astaire che rimarca la professionalità e l’etica lavorativa di Rogers – la quale si divide tra i suoi numerosi impegni cinematografici e i ritmi serrati imposti da Fred Astaire per provare le coreografie – affermando: “Tutte le ballerine con cui ho lavorato pensavano di non potercela fare, ma ovviamente ce la facevano alla fine. Quindi piangevano sempre. Tutte tranne Ginger. No, no, Ginger non ha mai pianto”.

Negli anni ‘40 arriva il Premio Oscar come Miglior Attrice perKitty Foyle” (1940) e una serie di successi che la rendono l’artista di punta della sua agenzia. Tra i film di quel periodo ci sono “Roxie Hart” (1942), basato sulla stessa opera poi usata come base per il musical “Chicago”; “Piccolo Porto” (1940), diretto da Gregory La Cava, in cui interpreta la figlia di una prostituta in cerca di un destino migliore di quello della madre; “Tom, Dick e Harry”, una commedia del 1941 in cui sogna di sposare tre uomini diversi; e il primo film hollywoodiano di Billy Wilder “Frutto Proibito” (1942).

Negli anni ‘50 la carriera di Ginger Rogers subisce un declino: a causa dell’avanzare dell’età trova difficoltà ad aggiudicarsi nuovi ruoli. Nonostante tutto partecipa a diverse pellicole di discreto successo come: “La Setta dei Tre K” (1950) con Ronald Reagan e Doris Day, e “Il Magnifico Scherzo” (1952) con Cary Grant e Marilyn Monroe. Seguono poi dei film non proprio memorabili fino al successo del musical di Broadway “Hello, Dolly!” nel 1965. Dopodiché per la Rogers rimangono solo apparizioni in televisione nelle serie degli anni ‘80 “Love Boat”, “Glitter” e “Hotel”.

I tormenti della vita privata e gli ultimi lavori

Ginger Rogers telefonoIl 1985 è l’anno in cui Ginger Rogers corona il sogno di diventare regista con il musical “Babes in Arms”, diretto all’età di 74 anni.

La vita privata di Ginger Rogers è stata abbastanza turbolenta. Dopo il primo matrimonio conclusosi dopo appena due anni, Ginger si risposa nel 1934 con l’attore Lew Ayres, dal quale divorzia dopo sette anni. Il terzo marito è Jack Briggs, un ufficiale del Corpo dei Marines, da cui divorzia nel 1949. Altro breve matrimonio è quello con l’avvocato francese Jacques Bergerac, il quale si trasferisce a Hollywood e diventa un attore, che dura appena quattro anni. Il quinto e ultimo marito è William Marshall, regista e produttore, con cui rimane legata 10 anni. La loro unione non resiste però agli abusi di alcol da parte di lui e al fallimento della casa di produzione che hanno fondato insieme.

Quando sua madre muore nel 1977, Rogers rimane nel loro ranch – il Rogers’s Rogue River Ranch – fino al 1990, quando vende la proprietà e si trasferisce in Oregon. Continua ad apparire in pubblico alle cerimonie di premiazione e a organizzare e presentare serate evento al Teatro Craterian di Medford, in cui si esibisce diverse volte nel 1926. Dopo la sua morte, il teatro viene ribattezzato Craterian Ginger Rogers Theater in suo onore.

Nel 1995 è insignita del Women’s International Center (WIC) Living Legacy Award, il giorno del ritiro del premio segna la sua ultima apparizione in pubblico. Poco tempo dopo infatti Ginger Rogers è vittima di un attacco cardiaco, che la lascia semi paralizzata e costretta su una sedia rotella, ma nonostante le sue condizioni rifiuta sempre l’aiuto dei medici e il ricovero in ospedale.

Ginger Rogers si spegne il 25 aprile del 1995, a 83 anni, in seguito a un altro attacco cardiaco. Viene cremata e le sue ceneri riposano all’Oakwood Memorial Park Cemetery di Chatsworth in California, accanto alle spoglie della tanto amata madre.

Silvia Mincio

Filmografia

Ginger Rogeres Filmografia – Cinema

Ginger Rogers cinepresa

  • A Day of a Man of Affairs, regia di Basil Smith (1929)
  • Campus Sweethearts, regia di James Leo Meehan (1930)
  • Gioventù di Manhattan, regia di Monta Bell (1930)
  • The Sap from Syracuse, regia di A. Edward Sutherland (1930)
  • Queen High, regia di Fred C. Newmeyer (1930)
  • Office Blues, regia di Mort Blumenstock (1930)
  • Follow the Leader, regia di Norman Taurog (1930)
  • Honor Among Lovers, regia di Dorothy Arzner (1931)
  • The Tip-Off, regia di Albert S. Rogell (1931)
  • L’agguato dei sottomarini, regia di Albert S. Rogell (1931)
  • La diga della morte, regia di Albert S. Rogell (1932)
  • The tenderfoot, regia di Ray Enright (1932)
  • Il tredicesimo invitato, regia di Albert Ray (1932)
  • Hat Check Girl, regia di Sidney Lanfield (1932)
  • You Said a Mouthful, regia di Lloyd Bacon (1932)
  • Broadway Bad, regia di Sidney Lanfield (1933)
  • Quarantaduesima Strada, regia di Lloyd Bacon (1933)
  • La danza delle luci, regia di Mervyn LeRoy (1933)
  • Professional Sweetheart, regia di William A. Seiter (1933)
  • Don’t Bet on Love, regia di Murray Roth (1933)
  • A Shriek in the Night, regia di Albert Ray (1933)
  • Rafter Romance, regia di William A. Seiter (1933)
  • Chance at Heaven, regia di William A. Seiter (1933)
  • Sitting Pretty, regia di Harry Joe Brown (1933)
  • Carioca, regia di Thornton Freeland (1933)
  • Universo innamorato, regia di Ray Enright (1934)
  • Il mercante di illusioni, regia di Roy Del Ruth (1934)
  • Educande d’America, regia di George Nichols Jr. e Wanda Tuchock (1934)
  • Primo amore, regia di John G. Blystone (1934)
  • Cerco il mio amore, regia di Mark Sandrich (1934)
  • Romance in Manhattan, regia di Stephen Roberts (1935)
  • Roberta, regia di William A. Seiter (1935)
  • La maschera di mezzanotte, regia di Stephen Roberts (1935)
  • Cappello a cilindro, regia di Mark Sandrich 1935)
  • La regina di Broadway, regia di William A. Seiter (1935)
  • Seguendo la flotta, regia di Mark Sandrich (1936)
  • Follie d’inverno, regia di George Stevens (1936)
  • Voglio danzare con te, regia di Mark Sandrich (1937)
  • Palcoscenico, regia di Gregory La Cava (1937)
  • Una donna vivace, regia di George Stevens (1938)
  • Vacanze d’amore, regia di Alfred Santell (1938)
  • Girandola, regia di Mark Sandrich (1938)
  • La vita di Vernon e Irene Castle, regia di H.C. Potter (1939)
  • Situazione imbarazzante, regia di Garson Kanin (1939)
  • La ragazza della 5ª strada, regia di Gregory La Cava (1939)
  • Piccolo porto, regia di Gregory La Cava (1940)
  • Il ponte dell’amore, regia di Lewis Milestone (1940)
  • Kitty Foyle, ragazza innamorata, regia di Sam Wood (1940)
  • Tom, Dick e Harry, regia di Garson Kanin (1941)
  • Condannatemi se vi riesce!, regia di William A. Wellman (1942)
  • Destino, regia di Julien Duvivier (1942)
  • Frutto proibito, regia di Billy Wilder (1942)
  • Fuggiamo insieme, regia di Leo McCarey (1942)
  • Eravamo tanto felici, regia di Edward Dmytryk (1943)
  • Le schiave della città, regia di Mitchell Leisen (1944)
  • Al tuo ritorno (1945)
  • Grand Hotel Astoria (1945)
  • Ladra di cuori (1946)
  • La magnifica bambola (1946)
  • L’uomo dei miei sogni (1947)
  • I Barkleys di Broadway, regia di Charles Walters (1949)
  • Intermezzo matrimoniale (1950)
  • La setta dei tre K (1951)
  • La sposa illegittima (1951)
  • Matrimoni a sorpresa (1952)
  • Il magnifico scherzo (1952)
  • Primo peccato (1952)
  • Eternamente femmina (1953)
  • L’amante sconosciuta (1954)
  • Trafficanti d’oro (1954)
  • Quarto grado (1955)
  • Vita di una commessa viaggiatrice (1956)
  • Gioventù ribelle (1956)
  • Le donne hanno sempre ragione (1957)
  • Il tesoro del Santo (1964)
  • Harlow (1965)

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