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Colin Firth

Biografia

Attore britannico, interprete di numerosi film di successo, Colin Firth è un attore versatile e pluripremiato. Nel 2009 vince la Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile e il Premio BAFTA per “A Single Man” di Tom Ford, candidato all’Oscar nel 2011 vince l’ambita statuetta, interpretando Giorgio VI ne “Il discorso del re”, le sue interpretazioni riescono a essere sempre magistrali, conquistando critica e pubblico.

Colin Firth: il grande amico di Bridget Jones

(Grayshott, 10 settembre 1960)

Colin Firth primo pianoAntidivo ironico e colto, il più british fra gli attori inglesi, Colin Firth ha un curriculum sterminato che spazia dal piccolo al grande schermo, al palcoscenico.

Figlio di due professori universitari, il padre docente di Storia, la madre di Storia delle Religioni, fino a 5 anni vive in Nigeria con i nonni, missionari metodisti. Torna poi in Inghilterra e, fin da ragazzino, si dedica alla recitazione. Sul grande schermo debutta nel 1984 con “Another Country” insieme a Rupert Everett, con cui aveva già lavorato in teatro. Continua a lavorare in TV ma anche sul palcoscenico ed entra nella prestigiosa Royal Shakespeare Company.

L’ “Orgoglio e il pregiudizio” di Colin Firth

Nel 1989 Milos Forman lo sceglie per “Valmont” e sul set incontra Meg Tilly, con cui avrà una lunga relazione e un figlio nato nel 1990. Nello stesso anno recita accanto a Peter O’Toole ne “Le ali del successo”, ma sarà sul piccolo schermo che coglierà il suo più grande trionfo: nel 1995 è un austero, scontroso e affascinante Mr Darcy nello sceneggiato “Orgoglio e Pregiudizio”, tratto dal romanzo di Jane Austen.

L’anno successivo lavora nel lungometraggio di Anthony Minghella “Il paziente Inglese“, al quale segue “Segreti” (1997) con la bionda Michelle Pfeiffer.

“Il diario di Bridget Jones” e Firth ottiene la popolarità mondiale

Colin Firth portaitAffiancherà poi il futuro premio Oscar Gwyneth Paltrow e Joseph Fiennes in “Shakespeare in Love” (1998), ma saranno i due film tratti dai romanzi di Helen Fielding che gli daranno la notorietà mondiale: “Il diario di Bridget Jones” nel 2001 e “Che pasticcio Bridget Jones” nel 2004 (proprio a Firth aveva pensato la Fielding per il personaggio di Mark Darcy così come lo ricordava nello sceneggiato TV).

Nel 2002 gira con Rupert Everett la trasposizione della commedia di Oscar Wilde “L’importanza di chiamarsi Ernest”. Per i due è un ritrovarsi dopo quasi 20 anni e se all’inizio delle loro carriere i rapporti non erano stati idilliaci, adesso scoprono di essere legati da sincera amicizia.

La commedia e i romanzi, un attore versatile

L’anno dopo Colin Firth darà vita a un geniale e tormentato pittore Vermeer nel drammatico “La ragazza con l’orecchino di perla” che sconvolge e fa innamorare la giovane sguattera Scarlett Johansson. Tornerà alla commedia con il film di Natale “Love Actually – L’amore davvero” (2003) in cui recita con un cast che comprende fra l’altro Hugh Grant, Keira Knightley, Emma Thompson e Liam Neeson.

Con la Thompson lavora anche nel 2006 in “Nanny McPhee – La Tata Matilda” e l’anno successivo indossa l’armatura e si cala nella parte di Aurelio nel film di Doug Lefler “L’ultima legione”, tratto dal romanzo di Valerio Massimo Manfredi. Colin è il generale romano, taciturno, cinico e diffidente incaricato di scortare l’erede dell’Impero. Lo aiutano uno stregone-sciamano Ben Kingsley e una donna guerriero la splendida star di Bollywood Aishwarya Rai.

L’Oscar per l’interpretazione di re Giorgio VI

Colin Firth oscarColin Firth è in seguito accanto ad altre due bellissime colleghe: Helen Hunt lo affianca e dirige in “Quando tutto cambia” (2007) e con Uma Thurman recita in “Un marito di troppo” (2008). Sempre nel 2008 lo troviamo in “Un matrimonio all’inglese” (2008) dove è il simpatico suocero di Jessica Biel; in “Mamma Mia!”, dove canta e balla con l’ex 007 Pierce Brosnan e la strepitosa Meryl Streep e, diretto da Michael Winterbottom, in “Genova”.

Per il 2009 è impegnato invece in tre importanti produzioni di cui è protagonista: “Dorian Gray” di Oliver Parker; “A Single Man” di Tom Ford e “A Christmas Carol” di Robert Zemeckis. L’anno successivo lo vede protagonista assieme a Orlando Bloom di “Main Street” diretto da John Doyle, e del film d’argomento storico “Il discorso del re“, che racconta la storia del re Giorgo VI, padre della regina d’Inghilterra Elisabetta II, per il quale vince un Oscar.

Colin Firth è “The Railway Man”

Nel 2011 entra nei servizi segreti inglese, vestendo i panni di Bill Haydon ne “La Talpa” e diventa un truffatore in “Gambit – Una truffa a regola d’arte” (2012) prima di intraprendere il lungo viaggio de “Il mondo di Arthur Newman”.

Nel 2013, è protagonista con Nicole Kidman, di “The Railway Man”, adattamento cinematografico dell’omonima biografia di Eric Lomax ed è nel cast di “Devil’s Knot”, ispirato alla storia vera di tre adolescenti accusati ingiustamente di omicidio e scarcerati dopo 18 anni. Nel 2014 e protagonista accanto ad Emma Stone nel nuovo film di Woody Allen, “Magic in the Moonlight” e nel 2015 recita insieme a Samuel L. Jackson, e a Michael Caine nel film di spionaggio “Kingsman – Secret Service”, che si rivela essere un grande successo, incassando 400 milioni di dollari.

Nella vita privata, da qualche anno Colin Firth è sposato con la produttrice italiana Livia Giuggioli da cui ha avuto due bambini, Luca e Matteo.

Nel 2017 torna sugli schermi con due grandi titoli: il sequel di “Kingsman”, “Kingsman – Il cerchio d’oro” e il sequel di “Mary Poppins”, dal titolo “Mary Poppins Returns” in uscita nel 2018.

Barbara Mattiuzzo

Filmografia

Colin Firth Filmografia – Cinema                        Colin Firth filmografia

  • Another Country – La scelta, regia di Marek Kanievska (1984)
  • Nineteen Nineteen, regia di Hugh Brody (1985)
  • Un mese in campagna, regia di Pat O’Connor (1987)
  • Apartament Zero, regia di Martin Donovan (1988)
  • Valmont, regia di Milos Forman (1989)
    Le ali del successo, regia di Otakar Votocek (1990)
  • Femme Fatale, regia di Andre R. Guttfreund (1991)
  • The Hour of the Pig, regia di Leslie Megahey (1993)
  • Playmaker, regia di Yuri Zeltser (1994)
  • Amiche, regia di Pat O’Connor (1995)
  • Il paziente inglese, regia di Anthony Minghella (1996)
  • Febbre a 90º, regia di David Evans (1997)
  • Segreti, regia di Jocelyn Moorhouse (1997)
  • Shakespeare in Love, regia di John Madden (1998)
  • La mia vita fino ad oggi, regia di Hugh Hudson (1999)
  • The Secret Laughter of Women, regia di Peter Schwabach (1999)
  • Blackadder Back & Forth, regia di Paul Weiland (Cortometraggio) (1999)
  • La fidanzata ideale, regia di Eric Styles (2000)
  • Il diario di Bridget Jones, regia di Sharon Maguire (2001)
  • Four Play, regia di Mike Binder (2001)
  • L’importanza di chiamarsi Ernest, regia di Oliver Parker (2002)
  • Hope Springs, regia di Mark Herman (2003)
  • Una ragazza e il suo sogno, regia di Dennie Gordon (2003)
  • La ragazza con l’orecchino di perla, regia di Peter Webber 2003)
  • Love Actually – L’amore davvero, regia di Richard Curtis (2003)
  • Trauma, regia di Marc Evans (2004)
  • Che pasticcio, Bridget Jones!, regia di Beeban Kidron (2004)
  • False verità, regia di Atom Egoyan (2005)
  • Nanny McPhee – Tata Matilda, regia di Kirk Jones (2005)
  • And When Did You Last See Your Father?, regia di Anand Tucker (2007)
  • Quando tutto cambia, regia di Helen Hunt (2007)
  • St. Trinian’s, regia di Oliver Parker e Barnaby Thompson (2007)
  • L’utima legione, regia di Doug Lefler (2007)
  • Un marito di troppo, regia di Griffin Dunne (2008)
  • Mamma Mia!, regia di Phyllida Lloyd (2008)
  • Genova – Un luogo per ricominciare, regia di Michael Winterbottom (2008)
  • Un matrimonio all’inglese, regia di Stephan Elliott (2008)
  • Dorian Gray, regia di Oliver Parker (2009)
  • A Single Man, regia di Tom Ford (2009)
  • A Christmas Carol, regia di Robert Zemeckis (2009)
  • St Trinian’s 2 – The Legend of Fritton’s Gold, regia di Oliver Parker e Barnaby Thompson (2009)
  • Main Street – L’uomo del futuro, regia di John Doyle (2010)
  • Il discorso del re, regia di Tom Hooper (2010)
  • Steve, regia di Rupert Friend (Cortometraggio) (2010)
  • La talpa, regia di Tomas Alfredson (2011)
  • Stars in Shorts, di registi vari (2012)
  • Gambit – Una truffa a regola d’arte, regia di Michael Hoffman (2012)
  • Il mondo di Arthur Newman, regia di Dante Ariola (2012)
  • Le due vie del destino – The Railway Man, regia di Jonathan Teplitzky (2013)
  • Devil’s Knot – Fino a prova contraria, regia di Atom Egoyan (2013)
  • Magic in the Moonlight, regia di Woody Allen (2014)
  • Kingsman – Secret service, regia di Matthew Vaughn (2014)
  • Before I Go to Sleep, regia di Rowan Joffé (2014)
  • Genius, regia di Michael Grandage (2016)
  • Bridget Jones’s Baby, regia di Sharon Maguire (2016)
  • Kingsman – Il cerchio d’oro, regia di Matthew Vaughn (2017)
  • Mary Poppins Returns, regia di Rob Marshall (2018)

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