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Zootropolis – Recensione

Zootropolis: quando la diversità non ostacola la civiltà

  • Titolo originale: Zootopia
  • Regia: Byron Howard, Rich Moore, Jared Bush
  • Cast: Jason Bateman, Ginnifer Goodwin, Shakira, Alan Tudyk, Katie Lowes, Idris Elba, J. K. Simmons, Nate Torrence, Jenny Slate, Bonnie Hunt, Tommy ‘Tiny’ Lister, Octavia Spencer, John Di Maggio, Tommy Chong, Raymond S. Persi, Jesse Corti, Don Lake, Peter Mansbridge
  • Genere: Animazione, colore
  • Durata: 108 minuti
  • Produzione: USA, 2016
  • Distribuzione: Walt Disney
  • Data di uscita: 18 febbraio 2016

zootropolis

A Zootropolis ognuno può essere ciò che vuole: è questo il moto della città, che ben si sposa con l’ottimismo dell’idealista Judy, una tenera e dolce coniglietta poliziotto, che vi si trasferisce per cambiare il mondo, scoprendo ben presto che le buone intenzioni da sole non bastano. Lo spettatore rimane ammaliato come Judy dalla vista di questa stupefacente città, dove i mammiferi, che siano essi prede o predatori, hanno sperimentato con successo la convivenza pacifica.

Incantevole la minuzia con cui il team Disney ha realizzato le abitazioni cittadine in differenti scale, adattate alle diverse dimensioni degli animali, e i diversi quartieri, in modo che rispecchino i diversi habitat in natura. Avremo così marciapiedi affollati da molteplici specie di mammiferi, tutti indaffarati in una qualche attività, in cui è facile ritrovare lavori e passioni del genere umano.

Zootropolis: uno specchio attraverso il quale riscoprire vizi e virtù umane, delle quali si vestono gli animali antropomorfi che popolano la pellicola

Una delle cose divertenti del film sono questi mammiferi di varia taglia accomunati dall’essere in tutto simili a noi, che inseriscono a pieno titolo “Zootropolis” nel fortunato filone di casa Disney dei racconti che hanno per protagonisti animali parlanti, riportando alla memoria grandi successi come “Robin Hood” o “Il libro della giungla”; ma, mentre questi ultimi sono di immediata lettura ed hanno una struttura narrativa decisamente lineare, qui abbiamo a che fare con un intreccio più elaborato.

Zootropolis: amicizia, pregiudizi e un giallo da risolvere, in un susseguirsi di situazioni divertenti

Howard e Moore hanno confezionato non solo un cartoon divertente ma anche un bel film d’investigazione, genere nel quale la Disney si era già cimentata con “Basil l’investigatopo” e “Bianca e Bernie”.
Il caso da risolvere sarà per Judy un’opportunità per scoprire se stessa e mettere alla prova la propria determinazione, ma anche per scoprire i propri pregiudizi, che vengono a galla durante la collaborazione con la volpe Nik. Così Judy, discriminata perché un piccolo mammifero, in un ambiente come quello della polizia, dove la statura fa la sua parte, diventa discriminante a sua volta nei confronti del proprio compagno d’avventura, giudicandolo in base ai pregiudizi che le volpi si portano addosso.
Judy e Nik funzionano, permettendo riusciti siparietti comici, e non mancano figure di contorno divertenti, perfino esilaranti, una per tutte i bradipi della motorizzazione civile.

Zootropolis: divertimento e buoni insegnamenti validi a tutte le età

Possiamo dire, senza paura di smentita, che “Zootropolis” è un invito alla convivenza civile, al rispetto delle diversità, al superamento dei pregiudizi che spesso offuscano la percezione dell’essenza vera di chi ci sta di fronte ed è anche un racconto di formazione: Judy matura e comprende che si può cambiare il mondo non cambiando ciò che ci sta attorno, ma migliorando noi stessi.
Cosa si può chiedere di più ad un film d’animazione che riunisce colori stupendi, un intreccio avvincente, buoni sentimenti, divertimento e una musica coinvolgente, grazie alla voce calda e affascinante di Shakira?
Consigliato a tutti, grandi e piccini.

Maria Grazia Bosu

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