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Uomini senza legge – Recensione

Il regista Rachid Bouchareb ancora una volta ci costringe a vedere ed ascoltare la drammatica storia algerina, in un ideale sequel di “Days of glory”

(Hors-la-loi ) Regia: Rachid Bouchareb – Cast: Jamel Debbouze, Sami Bouajila – Genere: Azione, colore, 138 minuti – Produzione: Francia, Algeria, Belgio, 2010 – Distribuzione: Eagle Pictures – Data di Uscita: 11 maggio 2011.

uominisenzaleggePresentato in concorso alla 63ª edizione del Festival di Cannes, e candidato come miglior film straniero ai premi Oscar 2011, il film racconta la storia di tre fratelli e la voglia di liberare la loro patria, l’Algeria.

Rachid Bouchareb riunisce i suoi pupilli, gli attori Jamel Debbouze, Roschdy Zem e Sami Bouajila, per riproporli in un ideale seguito del film precedente, (il bellissimo “Days of Glory” (2006) premiato a Cannes per l’interpretazione collettiva dei protagonisti), puntando di nuovo l’attenzione sulla causa algerina.

In “Hors-la loi” (“Uomini senza legge” titolo italiano), Bouchareb racconta storicizzando la lotta per l’indipendenza dell’Algeria, attraverso lo sguardo di tre fratelli molto diversi l’uno dall’altro, ma uniti da un legame che va oltre il senso di appartenenza alla loro patria. In seguito alla Seconda Guerra Mondiale i coloni francesi esercitavano il diritto di appropriarsi delle terre in Algeria, cacciando via intere famiglie, costringendole alla povertà. Dopo aver perso la casa, i tre fratelli si dividono, cercando ognuno di seguire la propria strada: il primo diventa uno dei leader del Fronte di Liberazione Nazionale per l’indipendenza dell’Algeria, il secondo si unisce all’esercito francese impegnato in Indocina, e il terzo vola a Parigi per cercare di intraprendere una carriera come impresario di boxe. Il tempo, ed una causa comune per cui lottare, porteranno i trefratelli nuovamente sulla stessa strada, per riconsegnare la libertà a un Paese oppresso e insanguinato, la loro Algeria.

Il film-maker Rachid Boucharebh porta su grande schermo il massacro di Setif del maggio 1945 (dove l’esercito francese soppresse nel sangue una manifestazione pacifica) e fatti di sangue collegati alla decolonizzazione, che ancora oggi costituiscono un argomento delicato in Francia, proponendo una mistura di fatti reali con personaggi di fantasia che rimandano a vecchi gangster di altri tempi, e consegnando un aspetto epico ad ogni sequenza . Il film è prettamente attuale, basti pensare alle recenti rivolte dei paesi nordafricani e le loro conseguenze.

Sonia Serafini

Uomini senza legge – Recensione

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