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Tom le Cancre – Recensione

Un favola poetica e visionaria che ha per protagonisti degli attori in erba di grande simpatia

Regia: Manuel Pradal – Cast: Stéphanie Crayencour, Sacha Bourdo, Steve Le Roi, Mano Laval, Matys Soboul, Nicolas Dangles – Genere: Avventura, colore, 90 minuti – Produzione: Francia, 2012.

tom_le_cancre_posterPradal porta sullo schermo l’avventura, con una favola che sa coniugare la tradizione del filone con spunti innovativi.

Durante una gita nei boschi un gruppo di bambini, credendo la maestra morta, si avventura tra gli alberi per tornare al paese dal quale sono partiti, alla ricerca d’aiuto, ma il ritorno a casa non sarà semplice come loro immaginano.

I bimbi vagano nei boschi a ritroso, ma non trovano il sentiero percorso con la maestra, inizialmente rimangono compatti, poi, in seguito a una litigata non si rendono neppure conto di essersi divisi. Alcuni di loro incontrano un singolare giovanotto, Tom il somaro, che promette di riportarli a casa se supereranno alcune prove.

Il regista di “Ginostra” e di “Baie des Anges” (“Maria della Baia degli Angeli”), “racconta in modo surreale di come i bambini seguiranno l’anti-maestro Tom, nella speranza di rivedere i propri cari, in una girandola di avventure, alcune divertenti, altre pericolose, piacevoli da vedere.

La prima parte del film è esilarante, i dialoghi dei bambini sono uno spasso, e le scene nella foresta sono affascinanti, in seguito il film è meno brillante, ma sempre godibile, soprattutto per i più piccoli, che hanno modo di viaggiare con la fantasia.

Pradal è ammirevole per aver saputo gestire un cast quasi esclusivamente di bambini in maniera egregia; i piccoli attori poi bravi, simpatici e particolarmente espressivi.

Peccato che il film, fuori concorso nell’edizione 2012 del Festival Internazionale del Film di Roma, sia stato proiettato solo nell’ultima giornata, una proiezione esclusiva dedicata ai bambini avrebbe fatto felici molte piccole pesti.

Daniele Battistoni

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