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The Special Need – Recensione

Amicizia, sesso e amore nel viaggio attraverso l’autismo

Regia: Carlo Zoratti – Cast: Alex Nazzi, Enea Gabino, Carlo Zoratti – Genere: Drammatico, colore, 83 minuti – Produzione: Germania, Italia, Austria, 2013 – Distribuzione: Tucker Film – Data di uscita: 1 aprile 2014.

thespecialneedEnea ha trent’anni, un lavoro e una necessità speciale: fare (finalmente) l’amore. Un’impresa non facile per un ragazzo autistico, se non fosse che Enea ha anche due amici, Carlo e Alex, fermamente decisi ad aiutarlo. Basteranno un piccolo viaggio e una grande complicità tutta maschile per creare le giuste condizioni?

Carlo Zoratti si cimenta nelle sua opera prima in un film documentario che affronta una tematica poco presente nel panorama cinematografico, soprattutto italiano. Con coraggio e sempre con tanta grinta, Enea parte con l’amico e regista alla ricerca di una donna per poter finalmente sperimentare il rapporto sessuale. All’inizio del film ci viene mostrata questa esigenza attraverso i diversi e ripetuti approcci di Enea verso il mondo femminile che si concludono sistematicamente in maniera fallimentare. Spinti dall’affetto verso il ragazzo che li porta quasi a un senso di dovere nei suoi confronti, gli amici partono dapprima verso l’Austria dove si fermano in un bordello. Lì però realizzano che per Enea serve qualcuno con la dovuta esperienza e sensibilità, capace di capire e rapportarsi alle difficoltà, non sempre chiaramente espresse.

Ecco perché il viaggio proseguirà verso la Germania, precisamente a Trebel sede di un centro che si occupa proprio di assistere i disabili nella scoperta della sessualità.  In questa storia di amicizia lo spettatore si sentirà anch’esso compagno di viaggio dei tre protagonisti e con loro condividerà paure ed emozioni. Di particolare intensità le scene in cui i due amici si fermano a riflettere e a cercare di capire le sensazioni di Enea, combattuti tra il desiderio di aiutarlo e il forte istinto di protezione che ogni persona vicina a qualcuno in difficoltà prova.

L’autismo di Enea è come un compagno contro cui a volte ci si ritrova a combattere per il terrore di riempiere i silenzi con le nostre supposizioni e aspettative. Un compagno di cui man mano gli stessi protagonisti scoprono le sfaccettature, fino a realizzare che si può anche convivere bene con lui e dimenticarlo, fermandosi solo sui sorrisi del giovane. Tante emozioni e qualche lacrima in una storia che ha il grosso merito di mostrarci quanta normalità ci sia nel mondo della diversità e con quanta sorprendente  leggerezza si possa provare ad affrontare un problema che purtroppo spesso si sceglie di ignorare per inesperienza e paura. Con amore, tanta sensibilità e capacità di ascolto, unite al supporto di persone qualificate, si può dunque cercare di dare a chi è più svantaggiato le stesse opportunità che noi abbiamo dalla nascita.

Da lodare la leggiadra e poetica regia di Carlo Zoratti, autodidatta dal talento naturale, e l’intensità della fotografia di Julian Elizalde.

“The Special Need” è un documentario da non perdere per parlare e riflettere su argomenti sui quali siamo spesso e colpevolmente poco informati e per affrontare senza pregiudizi e chiusure il mondo della disabilità, di cui non è giusto si interessino solo i parenti e gli addetti ai lavori, verso cui tutti dovremmo sentire la necessità di alleviare il senso di solitudine che spesso lo circonda.

Il film esce nelle sale l’1 e il 2 aprile in occasione della Giornata Mondiale dell’Autismo.

Miriam Reale

The Special Need – Recensione

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