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The Salvation – Recensione

“The Salvation” coniuga perfettamente in chiave europea un genere americano per definizione

  • Regia: Kristian Levring
  • Cast: Mads Mikkelsen, Eva Green, Jeffrey Dean Morgan, Eric Cantona, Jonathan Pryce
  • Genere: Western, colore, 90 minuti
  • Produzione: Danimarca, 2014
  • Distribuzione: Academy2
  • Data di uscita: 11 giugno 2015

È un westerthe salvationn atipico “The Salvation” diretto dal danese Kristian Levring. Il regista, che con Lars Von Trier e altri ha dato vita al gruppo Dogma 95, mischia le carte in tavola in un genere che più classico non si può.

Un immigrato danese nel 1870 a Los Angeles accoglie la sua famiglia arrivata dopo un lungo viaggio. Sulla diligenza due banditi violentano la moglie e uccidono il figlioletto. Da questo momento in poi per Jon/Mad Mikkeelsen inizia un calvario verso l’inferno.

La vendetta è da sempre uno degli elementi al centro del genere western, ma in questo caso la chiave di lettura è quanto mai claustrofobica.
I dialoghi del film sono estremamente scarni e gli attori si muovono su scenari minimali messi in un deserto assolato, illuminato da una luce gialla satura. A un certo punto della storia si inserisce un filone noir. Più che duelli sullo stile di Sergio Leone, il regista danese va a dipanare un racconto su un individuo emarginato per definizione perché straniero.
La cittadina intera è collusa con il bossetto locale Delarue che si deve vendicare perché lo stupratore assassinato da Jon era il fratello. In questo universo tutto maschile brilla una sola figura femminile, quella della Principessa, vedova di Delarue, su cui il cognato ha messo gli occhi. Rimasta muta dopo il taglio della lingua da parte degli indiani, è l’incarnazione della forza e della resistenza. Il suo viso, che è quello di Eva Green, è il cuore pulsante del film insieme a quello di Mikkaeelsen, anche lui di poche parole.

Dietro le facciate dei vecchi saloon la tragedia di un uomo qualunque che lotta per la sua sopravvivenza

In “The Salvation” c’è qualcosa dei vecchi film di Ford, poco a dire il vero, che si mischia a trovate degne di Tarantino e a un uso della cromaticità eccellente. In panorami gialli e polverosi spicca il cappotto rosso di Delarue. È lui la raffigurazione fisica della cattiva Amerika che tanti anni dopo andrà a buttare napalm sul delta del Mekong.
Veramente buono il cast dai protagonisti Mad Mikkelsen e Eva Green uniti da un filo sottile. Ma non passano inosservati neanche il cattivo Delarue, Jeffrey Dean Morgan, e il fratello di Jon, Mikael Persbrandt.

Ivana Faranda

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