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The Incite Mill – Recensione

Dal regista di “The Ring”, un Grande Fratello in versione horror

(Inshite Miru – Nanokakan No Desu Gemu) Regia : Hideo Nakata – Cast: Tatsuya Fujiwara, Haruka Ayase, Satomi Ishihara, Tsuyoshi Abe, Aya Hirayama, Masanori Ishiii, Takuro Ohno – Genere: Horror, colore, 107 minuti – Produzione: Giappone, 2010.

the-incinte-millPer il Focus sul Giappone del Festival Internazionale del Film di Roma 2010 approda nella capitale l’ultimo film di Hideo Nakata, famoso per il suo horror “The Ring”. In “The Incite Mill” si mette in scena un Grande Fratello con dieci persone. Ogni partecipante viene pagato 112.000 yen all’ora, una cifra spaventosa per la media degli stipendi giapponesi, per trascorrere una settimana sotto l’occhio delle telecamere per un’intera settimana, chiuso in un posto inquietante.

I protagonisti trovano dieci statuine di indiani e nove bare. E che l’incubo abbia inizio! Nakata si ispira palesemente a “Dieci piccoli indiani” di Agatha Christie. E lo incrocia con il reality in chiave estrema. Tant’è che il titolo significa “Il cantiere che istiga alla violenza”. Effettivamente sono tutti contro tutti, tanto per cambiare, chiusi in un ambiente claustrofobico. Un po’ sull’onda di film come “The Cube” di Vincenzo Natali. In questo caso viene presa di mira la mania folle dell’apparire sui media a tutti i costi, che affligge il mondo di oggi. Niente di così nuovo in fondo.

Avevamo già visto il finto reality francese “Zone Xtreme – Il gioco della morte”, trasmesso da France 2, con scosse elettrice simulate a vittime da persone che le credevano reali, ispirandosi ad un esperimento effettuato negli anni ’60 dallo psicologo Stanley Milgram per valutare il processo di sottomissione all’autorità. In risultato del regista di “The Ring” è inferiore rispetto ai suoi lavori precedenti. Di vero horror c’è poco o nulla e il plot sa di già visto. È notevole tuttavia la fotografia di Jun-ichiro Hayashi.

Ivana Faranda

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