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The Bourne Ultimatum – Il ritorno dello sciacallo – Recensione

Un tessuto narrativo verosimile con inseguimenti mozzafiato e fughe rocambolesche per un Matt Damon assolutamente in parte

Regia: Paul Greengrass – Cast: Matt Damon, Paddy Considine, Edgar Ramirez, Julia Stiles, Chris Cooper, Brian Cox, Joan Allen, David Strathairn, Daniel Brühl, Joey Ansah, Tom Gallop, Dan Fredenburgh, Albert Finney, Scott Glenn – Genere: Azione, colore, 112 minuti – Produzione: Usa, 2007 – Distribuzione: Universal Pictures – Data di uscita: 01 novembre 2007.

the-bourne-ultimatumLa vendetta è un piatto che va consumato freddo? Jason Bourne nel suo tenace tentativo di ricostruire la propria identità e memoria, cancellate per aderire ad un programma della CIA finalizzato a creare un super assassino, impiega la bellezza di tre pellicole per mettere finalmente insieme tutti i pezzi di questo intricato puzzle, e trovare i veri responsabili di tale ingiustizia nonché i colpevoli dell’omicidio della sua amata.

Le “puntate” precedenti “The Bourne Identity” (2002) del regista Doug Liman e “The Bourne Supremacy” (2004) di Paul Greengrass (autore anche di quest’ultimo capitolo), preparano il terreno per l’atteso scontro finale tra Bourne e chi l’ha creato e adesso vuole distruggerlo. Siamo in presenza di una spy-story ad altissimo contenuto adrenalinico, supportata da una regia che mescola sapientemente la macchina a mano e un montaggio frenetico e frammentato, con una narrativa altamente innovativa per i canoni del genere. Il Dipartimento della Difesa ha messo le mani sull’operazione top secret Treadstone (del quale l’agente Bourne né è un perfetto risultato), per poter creare un nuovo programma, chiamato Blackbriar, atto all’addestramento di super assassini. Jason Bourne che, dopo estenuanti ricerche e faticosi tuffi in una memoria negata, scopre la sua verità, è per questo motivo diventato una “macchina” difettosa che deve necessariamente essere annientata.

I romanzi dai quali sono tratti ognuno dei tre film della serie, scritti dall’ex attore e produttore teatrale Robert Ludlum (morto d’infarto nel 2001), sono, nell’originale, ambientati durante il periodo della Guerra Fredda e hanno il pregio e il tratto inconfondibile di un autore cosciente e colto.

Il tessuto narrativo sul quale si poggiano inseguimenti mozzafiato in giro per il mondo e le rocambolesche avventure di questo alternativo 007, è intriso di verosimiglianza con storie reali che ci conducono nel labirinto dei misteriosi affari governativi. L’attore Matt Damon calza con stile i panni dell’agente segreto che nella lotta dell’uno contro tutti, si prodiga affinché il vortice di violenza nel quale è stato coinvolto cessi finalmente la sua corsa sfrenata.

Un film sicuramente da vedere e rivedere…

Serena Guidoni

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