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The Air I Breathe – Recensione

Trascrizione cinematografica di un proverbio asiatico che analizza la vita attraverso quattro chiavi emozionali: la felicità, il dolore, il piacere e l’amore

Regia: Jieho Lee – Cast: Kevin Bacon, Julie Delpy, Brendan Fraser, Andy Garcia, Sarah Michelle Gellar, Emile Hirsch, Forest Whitaker – Genere: Drammatico, colore, 95 minuti – Produzione: Messico, USA, 2007 – Distribuzione: C.D.I. – Data di uscita: 5 settembre 2008.

the-air-i-breathe“The Air I Breathe” è la trascrizione cinematografica di un proverbio asiatico che analizza la vita attraverso quattro chiavi emozionali: la felicità, il dolore, il piacere e l’amore.

Girato con un buon ritmo e avvalendosi di una sceneggiatura snella ed intricata, senza però mai divenire intellegibile, la pellicola intriga ed incuriosisce fino alla fine. Con qualche banalità che poteva essere evitata, ma comunque con cinque bravi attori che si intersecano in quattro originali ritratti (ognuno dei quali incarna e rappresenta un’emozione), il film cerca di parafrasare il senso dell’esistere.

Troviamo allora un Forest Whitaker banchiere annoiato che raggiunge la Felicità in un’adrenalinica escalation di situazioni; un Brendan Fraser che si riappropria del Piacere di poter decidere del proprio destino e poter condizionare quello altrui; una Sarah Michelle Gellar che attraverso la propria Tristezza realizza un più favorevole futuro; un Kevin Bacon che con la sua perseveranza in un Amore mai espresso fino in fondo riesce a salvare più di un destino; infine un Andy Garcia che nella sua egoistica malvagità fa da trait d’union tra i vari protagonisti e di tutta la storia. Non a caso le dita sono cinque.

Massimo Ramas

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