Eco Del Cinema

Suspension of Disbelief – Recensione

Film noioso e banale, talmente prevedibile da innervosire

Regia: Mike Figgis – Cast: Sebastian Koch, Lotte Verbeek, Emilia Fox, Rebecca Night, Eoin Macken, Lachlan Nieboer, Frances de la Tour, Julian Sands, Kenneth Cranham – Genere: Thriller, colore, 107 minuti – Produzione: Gran Bretagna, 2012.

suspension-of-disbeliefUno sceneggiatore, una morte sospetta, un film nel film, che scorre parallelo, personaggi che si confondono e si sovrappongono, immagini che si sdoppiano: basta questo per fare di una pellicola un thriller?

Decisamente no, se ad amalgamare il tutto c’è uno script inconsistente, eppure è lo stesso protagonista a dire, durante una lezione di cinematografia, che non c’è film senza una buona sceneggiatura che sostenga il girato.

Siamo ben lontani dallo spessore di “Via da Las Vegas”, la pellicola di Figgis che aveva regalato l’Oscar a Nicolas Cage, “Suspension of Disbelief” è un film banale e mal fatto, saturo di ovvietà, che non riesce a catturare l’interesse dello spettatore, neppure di quello ben disposto.

La regia non è da buttare, ma non bastano sequenze in bianco e nero o riprese pseudo-amatoriali per rendere accettabile una pellicola noiosa e inconsistente.

Neppure gli aspetti investigativi riescono a tenere viva l’attenzione, in un film che ha il suo momento migliore nei titoli di coda.

“Suspension of Disbelief” è uno sterile esercizio stilistico fine a se stesso, con niente da comunicare.

Figgis ultimamente gira a vuoto, speriamo sappia risalire la china.

Maria Grazia Bosu

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