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Sunshine Cleaning

Recensione

Sunshine Cleaning – Recensione: film agrodolce al femminile, con le somiglianti Amy Adams e Emily Blunt, le due sorelle protagoniste di “Sunshine Cleaning”

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Una malinconica sporca commedia che mostra le difficoltà e i fallimenti sentimentali che due sorelle, Amy Adams e Emily Blunt, sono costrette ad affrontare in un’afosa cittadina del sud degli Stati Uniti. Prodotto da Peter Saraf, Marc Turtletaub, Jeb Brody e Glenn Williamson, i produttori di “Little Miss Sunshine” vincitore agli Oscar 2007 del premio come miglior attore non protagonista (ad Alan Arkin), e come migliore sceneggiatura originale.

La regista Christine Jeffs ha scelto con particolar premura le due attrici che, oltre ad essere molto brave e convincenti nelle loro interpretazioni, si somigliano al punto di credere che siano effettivamente sorelle. Rose, interpretata da Amy Adams è la maggiore e sin da adolescente si è occupata di Norah­­ (Emily Blunt) dopo la prematura perdita della madre morta suicida in casa mentre Rose e Norah giocavano fuori in giardino. Tale episodio segna profondamente la vita del padre, il premio Oscar Alan Arkin, e la loro.

Sunshine Cleaning: una nuova esistenza per pulire i dolori del passato

Superato il periodo iridato del liceo, vengono infatti nuovamente catapultate nella solitudine della vita reale. Rose da capitano delle cheerleader, fidanzata con Mac (Steve Zahn) il quarterback, si ritrova a crescere da sola il figlio avuto con lui fuori dal matrimonio mentre quest’ultimo convola a nozze e mette su famiglia con la sfigata della scuola. Questo non impedisce a Rose di continuare a frequentarlo divenendo così sua amante, e questo scatena in lei un senso crescente di depressione e di fallimento dipeso anche dal lavoro, poco soddisfacente, in un’impresa di pulizie.

 Per affrontare dei pagamenti inattesi decide di mettere su, sotto consiglio di Mac che nella vita non gioca più a rugby ma fa il poliziotto, un’impresa di pulizie per “bonificare e risanare le scene del crimine”: La Sunshing Cleaning, coinvolgendo anche Norah nell’ardua impresa di rimuovere i rifiuti organici e le tracce ematiche dai luoghi del delitto. Ma i problemi non si toglieranno certo con un colpo di spugna.

Sunshine Cleaning, una regia al femminile per un film intimo

Il tocco femminile in regia è percepibile ad ogni inquadratura o ad ogni scelta espressiva catturata dalla telecamera, che caratterizza in maniera netta le due protagoniste, differenti tra loro ma unite nella sofferenza del ricordo della madre.

La fotografia ha una cromatura che tende a delineare ogni ambiente con una sfumatura precisa, dai toni chiari e limpidi delle abitazioni appena pulite, ai più volte ripresi toni dell’ocra e del giallo, che conferiscono un senso di polverosa oppressione e di voglia di fuga. Un film nel complesso intimo, a tratti tragicomico a tratti introspettivo e malinconico, che cattura lo spettatore sul piano emozionale rendendo un’immagine fin troppo realistica delle avversità di una vita non esattamente agiata.

Eva Carducci

Trama

  • Regia: Christine Jeffs
  • Cast: Amy Adams, Emily Blunt, Alan Arkin, Jason Spevack, Steve Zahn, Mary Lynn Rajskub, Clifton Collins Jr., Kevin Chapman, Eric Christian Olsen, Maddie Corman, Paul Dooley, Judith Jones, Amy Redford, Christopher Dempsey, Vic Browder, Ivan Brutsche
  • Genere: Commedia, colore 91 minuti
  • Produzione: USA, 2008 – Produzione: Videa – CDE – Data di uscita: 9 aprile 2010.

sunshine cleaningStanca di pulire le case altrui, Rose si mette alla ricerca di una nuova idea per guadagnare soldi, utili per mantenersi e per poter sostenere gli studi del figlio. Insieme alla fantasiosa sorella Norah decide di aprire un’azienda dedicata alle pulizie delle scene del crimine.

Trailer

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