Eco Del Cinema

Sideways – In viaggio con Jack – Recensione

Tra vini pregiati e amori incontrati per caso, due amici riscoprono se stessi e la loro amicizia durante un lungo viaggio nella Napa Valley

(Sideways) Regia: Alexander Payne – Cast: Paul Giamatti, Virginia Madsen, Sandra Oh, Marylouise Burke, Jessica Hecht, Missy Doty, Alysia Reiner, Shake Tukhmanyan, Duke Moosekian, Thomas Haden Church – Genere: Commedia, colore, 124 minuti – Produzione: USA, 2004 – Distribuzione: 20th Century Fox – Data di uscita: 11 febbraio 2005.

sideways-in-viaggio-con-jackMiles è un’insegnante di inglese divorziato e in depressione. Scrittore fallito con una fissazione per il vino, parte per una vacanza in compagnia del suo amico Jack, attore televisivo in procinto di sposarsi. La destinazione è la California e le sue vigne. Il viaggio metterà a nudo le differenza caratteriali dei due uomini e il diverso modo di affrontare la vita. Da questa esperienza entrambi impareranno a conoscere più profondamente, oltre ai vini, anche se stessi.

Alexander Payne, astro nascente della cinematografia d’autore americana, sembra aver messo al centro del suo cinema una sorta di autunno dell’esistenza. Questa volta non si tratta più di una vita giunta materialmente al tramonto, come era quella del vecchio pensionato frustrato di “A proposito di Schmidt”, ma si indaga la classica figura del “loser” americano: la giovane promessa che si ritrova improvvisamente invecchiata e spietatamente messa da parte in una società che nella corsa per il successo non ha tempo di fermarsi a riflettere.

Il Miles di Paul Giamatti, aspirante scrittore di polpettoni impubblicabili e il Jack di Thomas Haden Church, stella di telefilm anni Ottanta ormai decaduta, sono due variazioni sul tema del perdente: depresso, lamentoso e rassegnato il primo, cialtrone, infantile e irresponsabile il secondo. Alla vigilia del matrimonio di Jack, che si sposa per puro interesse economico, i due amici intraprendono un viaggio lungo i sentieri del vino nella Napa Valley, dove si produce gran parte del vino californiano. L’on the road dovrebbe limitarsi ai piaceri enogastronomici, ma abbiamo a che fare con una coppia comica dai tempi quasi perfetti e con un potenziale di deflagrazione distruttivo. Trascinato da Jack, che non perde l’occasione di sedurre una piacente produttrice di vino, anche Miles si ritrova in relazione con la sensibile Maya, una grande Virginia Madsen.

La ricerca del vino perfetto si trasforma così in ricerca dell’amore e alla fin fine in ricerca del senso della vita. Bugie, equivoci e piccoli drammi patetici si susseguono dosati con equilibrio da Payne e interpretati da un cast in stato di grazia, fino a sfociare nel dolce-amaro della presa di coscienza e in un’insperata maturazione di Miles al quale il finale aperto affida qualche residuo barlume di speranza: la vita, come il vino, può migliorare col tempo, tutto sta a capire quando è il momento giusto di godersela.

Fabio Benincasa

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