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Short Skin – Recensione

“Short Skin – I dolori del giovane Edo”, non solo muscoli e virilità…

Regia: Duccio Chiarini – Cast: Matteo Creatini, Francesca Agostini, Nicola Nocchi, Miriana Raschillà, Bianca Ceravolo – Genere: Commedia, colore, 83 minuti – Produzione: Italia, Iran, Gran Bretagna, 2014 – Distribuzione: Good Films – Data di uscita: 23 aprile 2015.

short-skinUn punto di vista delicato e leggero quanto attento e significativo quello di Duccio Chiarini sulle debolezze del genere maschile affrontate in “Short Skin”. Un cast giovane ed estremamente spontaneo, tale da rendere reali e vere scene e situazioni. Una spontaneità che si ritrova anche nel montaggio e nello scorrere delle immagini.

Singolare lo sguardo assunto dall’opera cinematografica: non più l’immagine dell’uomo virile, sicuro e insensibile ma un uomo pieno di piccole difficoltà. Difficoltà e debolezze che coinvolgono tutti i personaggi maschili: Edoardo con la propria malformazione al prepuzio causa di dolori, l’amico Arturo con l’ossessione della ‘sverginità’, il padre di Edoardo con i propri problemi di coppia assodata, e persino il cane maschio di famiglia sembra non vivere con semplicità l’accoppiamento. Si ha quasi l’impressione che il consueto modo con cui siamo abituati a vedere il mondo maschile e quello femminile sia ribaltato, come accade nella scena della prima volta di Edoardo con Elisabetta, una ragazza conosciuta per caso, prima di partire per Parigi dove si è trasferita Bianca, la vicina di cui si è innamorato. In questo contesto è Elisabetta a prendere in mano le redini, spacciata e senza pudore mentre Edo appare titubante, sensibile e preoccupato delle possibili ripercussioni.

Le situazioni che caratterizzano il racconto di Chiarini costituiscono il vissuto più consueto di un adolescente alle prese con i primi istinti e le prime avventure all’interno del mondo della sessualità. Edoardo è ripreso, in maniera naturale e per niente volgare, nei primi approcci con il proprio organo: si accorge dei dolori causati dalla malformazione, si consulta con il medico, inizia a masturbarsi, si confronta con i primi incontri amorosi. Interessante è la scena che vede coinvolta una prostituta chiamata per volere dell’amico Arturo. Edoardo sensibile e in un certo senso sentimentale la prende come una sorta di consulente dalla quale si fa dare solo alcuni consigli riguardo il proprio problema: l’uso del preservativo.

Buffi e simpatici sono le movenze e gli atteggiamenti che coinvolgono in primis Edoardo ma anche l’amico e la sorellina Olivia, che colora di vivacità la storia.

Degno di nota è il modo in cui il regista ha affrontato la crisi dei genitori di Edoardo: non c’è tragicità né un sottolineare le conseguenze negative di tale momento e sulla madre e sui figli, ma un occhio quasi oggettivo che lascia ampio spazio all’intuizione dello spettatore.

Dunque, un film decisamente interessante per chi ha voglia di trascorrere più di un’ora spensierata, simpatica e leggera.

Marianna Cifarelli

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