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Shark 3D – Recensione

Un film che fa veramente acqua da tutte le parti, talmente brutto che per lo spettatore è impossibile non solidarizzare con gli squali!

(Bait) Regia: Kimble Rendall – Cast: Phoebe Tonkin, Julian McMahon, Xavier Samuel, Sharni Vinson, Cariba Heine, Alex Russell, Dan Wyllie, Lincoln Lewis, Alice Parkinson, Damien Garvey – Genere: Thriller, colore, 93 minuti – Produzione: Australia, 2012 – Distribuzione: Medusa – Data di uscita: 14 settembre 2012.

shark3dlocandinaSe non sapete come lasciare la vostra ragazza, o non trovate il modo di liberarvi di un amico molesto, questo è il film che fa per voi: state pur tranquilli che chiunque invitiate a gustarlo assieme a voi difficilmente avrà voglia di rivedervi.

Per convincere i malcapitati a venire potete ricordare loro che il film in questione è stato presentato in anteprima alla 69° edizione del Festival di Venezia: pare che il cinepanettone non fosse ancora pronto!

Ora, trascurando il fatto che nessuno sentiva la necessità dell’ennesima pellicola sugli squali, si poteva comunque ben sperare che in quel d’Australia avessero avuto una qualche idea originale per riproporre il terrore nei mari, addirittura in 3D.

Invece si capisce subito che di mare neppure l’ombra, il titolo del film potrebbe tranquillamente essere ‘Paura al supermercato’.

Ma che ci fanno due squali bianchi di qualche metro, dei rapinatori, un poliziotto e qualche cuore infranto, senza dimenticare la simil Paris Hilton e un cane immortale, in un supermercato allagato?

Semplice: è l’effetto di uno tsunami che, badate bene, per quanto violento possa essere, nulla può con autovetture e porte incredibilmente stagne; non mancano poi i fucili annacquati perfettamente funzionanti, gli impianti elettrici a prova d’acqua e di terremoto, e soprattutto squali anomali.

Si perché gli sfortunati pescioloni, a differenza dei loro simili presenti in natura, pare non mangino per fame ma per cattiveria; in un supermercato in cui galleggiano carni di ogni genere, quasi schifati vanno oltre, cercando ‘prede vive’, che poi non mangiano, uccidono e basta. E altro particolare non da poco, detti squali sono pure capaci di performance esterne all’acqua che farebbero impallidire anche il più addestrato dei delfini.

È tutto talmente ridicolo che per un momento si arriva a sperare che spunti fuori da qualche parte Reed Richards, alias Mister Fantastic, che costringa Julian McMahon a riprendere i panni di Dottor Destino, o che gli amici di scorribande di Xavier Samuel in “Tre uomini e una pecora” lo facciano desistere dall’impresa, o che Alex Russel si ricordi dei poteri ricevuti in “Chronicle” e ponga fine immediatamente a tutta la vicenda.

Ma tutto ciò non è altro che la speranza dello spettatore depresso e avvilito, per una visione in cui ha pure pagato la maggiorazione per un 3D che lascia tanto a desiderare.

Ridateci Spielberg, e se sia lui che i suoi squali sono impegnati dateci almeno “Spongebob”, il suo mondo sottomarino è più credibile!

Maria Grazia Bosu

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