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Salt – Recensione

Action movie privo di spessore psicologico con Angelina Jolie nei panni dell’agente Salt in lotta per dimostrare la sua innocenza…o no…

Regia: Phillip Noyce – Cast: Angelina Jolie, Liev Schreiber, Chiwetel Ejiofor, Yara Shahidi, Gaius Charles – Genere: Thriller, colore, 100 minuti – Produzione: USA, 2010 – Distribuzione: Sony Pictures – Data di uscita: 29 ottobre 2010.

salt“Chi è Salt?” Una domanda, semplice in apparenza, ma che fatica a trovare una risposta per tutta la durata di questa adrenalinica spy-story. Evelyn Salt innanzi tutto è la bellissima Angelina Jolie. Ma è anche un agente segreto; e qui arrivano i primi problemi.

Il dubbio che ci tormenta davvero però è: Salt da che parte sta? Dopo essere stata accusata da un informatore russo di essere una “spia dormiente”, Evelyn si vede costretta a fuggire dalla CIA per dimostrare la sua innocenza e fedeltà verso gli Stati Uniti, e soprattutto per cercare di salvare l’uomo che ama da una lotta senza esclusione di colpi.

Il regista Phillip Noyce (“Ore 10 calma piatta” e “Il Santo”) riesce a mantenere il dubbio acceso fin quasi alla fine, con una serie di astute trovate, che mantengono vivo l’interesse dello spettatore, come se ci fosse il rischio di annoiarsi tra inseguimenti mozzafiato, combattimenti corpo a corpo e colpi di scena. La parte dell’agente Salt inizialmente era stata affidata all’attore Tom Cruise, che però alla fine è stato sostituito dalla Jolie, a causa della somiglianza del personaggio con l’agente Ethan Hunt di “Mission: Impossible”.

Avendo alle spalle film come “Tomb Rider” e “Mr. & Mrs Smith”, calarsi nei panni di Salt per Angelina deve essere stato uno scherzo. Perfetta come sempre, riesce a girare scene al limite della credibilità, con i capelli sempre in ordine e il trucco mai sfatto, dando vita ad un personaggio letale ed enigmatico a metà tra Nikita e James Bond.

Il tentativo di dare un certo livello psicologico ad Evelyn (che poteva essere interessante visto il suo passato) però fallisce miseramente di fronte alla quantità di scene d’azione che si susseguono una dopo l’altra, senza dare un attimo di respiro alla trama, in un atmosfera metallica da Guerra Fredda, dalla Russia alla Casa Bianca. Azione e divi di Hollywood sono un’accoppiata vincente, che assicura sempre successo al botteghino, quindi chi è in cerca di adrenalina se lo godrà fino all’ultima scena.

Ottimo tutto il cast: da segnalare in particolare il fantastico Liev Schreiber, amico e collega della fuggitiva Evelyn, già visto in film come “Al vertice della tensione” e “The Manchurian Candidate”. Chi sperava in qualcosa di più originale e meno commerciale, resterà sicuramente deluso. Possiamo solo riporre le nostre speranze nel sequel, praticamente annunciato nel finale del film.

Federica Palma

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