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Ruth e Alex – L’amore cerca casa – Recensione

Ruth e Alex: i premi Oscar Keaton e Freeman nei panni di un’anziana coppia alla ricerca di casa

  • Regia: Richard Loncraine
  • Cast: Morgan Freeman, Diane Keaton, Cynthia Nixon, Claire van der Boom, Carrie Preston
  • Genere: drammatico, colore 92 minuti
  • Produzione: Revelation Entrateinement
  • Distribuzione: Videa
  • Data di uscita: 25 giugno 2015

ruth_alexUn presente corroborato di ricordi e sensazioni,  un passato capace di ridare luce e far rivivere oggetti, spazi e contesti. L’opera cinematografica di Richard Loncraine immerge lo spettatore nella memoria di una coppia unita da un amore, seppur longevo, di giovanile freschezza. Ruth e Alex, interpretati dai premi Oscar Diane Keaton e Morgan Freeman, sono sposati da quarant’anni e da quarant’anni vivono in un appartamento che hanno riempito di gioie e dispiaceri.

Il regista apre una finestra sul mondo di due anziani che si apprestano a fare considerazioni, scelte ed “esperimenti” in ragione proprio della loro situazione. Protagonista, dunque, è proprio quella terza età, soggetto tanto inconsueto per la “macchina cinematografica” hollywoodiana, che Loncraine ha portato sui grandi schermi dotandola di freschezza, coraggio, energia e ironia.

Un’ironia che colora soprattutto il personaggio interpretato da Freeman, Alex, un artista afroamericano.

Il filo conduttore di tutta l’opera cinematografica è il trasloco che la coppia prende in considerazione; cambiare casa diventa metafora di una ricerca che va ben oltre gli aspetti materiali: acquista il valore di una presa di consapevolezza, o meglio, di una conferma di se stessi, della propria storia, dei propri valori e principi.

Ruth e Alex: una storia fra il ricordo e il presente

Il percorso compiuto dalla coppia segue un andamento circolare, in cui inizio e fine sembrano coincidere.

Altro aspetto rilevante è il catalogo di ‘tipi’ umani presentati dalla storia: i soggetti più disparati popolano il ‘nido’ della coppia, a partire dalla nipote di Ruth,  fino ad arrivare alla bambina con la quale Alex si relaziona ricorrentemente durante la storia. Viene ad istituirsi una sorta di implicito paragone fra due età: la giovinezza e la vecchiaia.

Un po’ forzata, invece, la storia della malattia di Dorothy, il cane dei due, poiché caratterizzata da aspetti inverosimili, oltre che eccessivamente sentimentalista.

Marianna Cifarelli

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