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Rio – Recensione

Dopo “L’Era Glaciale” Carlos Saldanha ci porta in Brasile con un caliente “Rio”. Le avventure di un pappagallo a Carnevale!

Regia: Carlos Saldanha – Cast: Bernardo de Paula, Carlos Ponce, Rodrigo Santoro, Anne Hathaway, Jesse Eisenberg, Kate del Castillo, George Lopez, Leslie Mann, Jake T. Austin – Genere: Animazione, colore, 96 minuti – Produzione: USA, 2011 – Distribuzione: 20th Century Fox – Data di uscita: 15 aprile 2011.

rioCon lo stesso mood da cui nasceva nove anni orsono “L’era glaciale”, il regista Carlos Saldanha e il suo team, tornano ad animare nel loro nuovo lavoro intitolato “Rio”, le avventure del pappagallo Ara Macao di nome Blu e della sua amata padroncina Linda.

Da una piccola e fredda cittadina del Minnesota, i due partono alla volta di Rio de Janeiro, dove imperversa il Carnevale e dove entrambe scoprono l’amore. Tra trafficanti di animali pasticcioni e orde di scimmie al servizio del perfido pappagallo Miguel, Blu imparerà alla fine a volare e il ‘meninos de rua’ brasiliano che lo aiuteràa ritrovare Linda, conoscerà finalmente il calore di possedere una famiglia.

Accompagnato dalle note di Sergio Mendes, Carlinhos Brown e del nostrano Mario Biondi, che tra percussioni e fischietti ‘apitos’ fanno conoscere anche ai più piccini i ritmi e la festosità ‘cariocas’, il film è denso di momenti musicali cantati. Proprio questa caratteristica, insieme a quella della rarefatta presenza delle citazioni di cui sempre più spesso i cartoons di nuova generazione sono conditi per piacere al pubblico adulto, fanno di “Rio”un film ispirato all’animazione di un tempo e certamente molto più attento al gusto dei piccoli. A lasciare a bocca aperta anche i più grandi interviene in compenso l’aumentata raffinatezza degli effetti speciali. I coriandoli lanciati dai carri del sambodromo sembrano infatti cadere davvero sulla testa dello spettatore mentre le involate di Blu e Gioiel, dal Pao de Azucar fin sopra la Baia, fanno venire le vertigini grazie all’occhiale 3D.

Un film che dunque non supera nella story line nessun altro cartone ma che non lascia scontenti i bambini che all’uscita della sala vedrete scatenarsi e ballare con entusiasmo le canzoni dei titoli di coda. Un apprezzamento speciale va al lavoro di doppiaggio compiuto da Fabio De Luigi, che, come voce del pappagallo Blu, ha saputo utilizzare con stile da professionista, toni non suoi.

Cecilia Sabelli

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