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Recensione “Rebel Moon”: il nuovo film di Zack Snyder non funziona

“Rebel Moon – Parte 1: figlia del fuoco” è il primo film di una nuova saga cinematografica, diretta da Zack Snyder. Un’hype e una comprensibile attesa per uno dei più amati registi e sceneggiatori del fantasy, del sci-fi e del genere cinematografico incentrato sui supereroi. In arrivo sulla piattaforma Netflix, “Rebel Moon” è ambientato nello stesso universo del film del 2021, “Army of the Dead”, sempre diretto da Zack Snyder e presenta un cast di grandi nomi internazionali.

Indice

“Rebel Moon” – Tutte le informazioni

Rebel Moon - locandina

Trama

Il Mondo Madre ha preso il controllo dell’intero universo, distruggendo la stirpe reale e stabilendo l’ordine dell’Imperium, dove i poteri decisionali spettano unicamente al Reggente Belisarius. Quando le risorse scarseggiano il perverso e violento Ammiraglio Noble visita i diversi pianeti, pronto ad assoggettarli al proprio volere e a lasciarli privi di scorte, se queste possono essere necessarie al sostentamento di chi da decenni serve l’Imperium. Quando Noble arriva sulla luna di Veldt tra i suoi abitanti c’è anche Kora, ex ribelle che in passato ha combattuto contro Belisarius. I ribelli sono oggi capitanati dai fratelli Bloodaxe, mentre Kora conduce un’esistenza tranquilla, provata dai massacri e dalle feroci battaglie del passato, sulla luna di Veldt. L’arrivo di Noble e dei suoi uomini stravolge la pace e gli equilibri del pianeta e porta Kora e Gunnar a intraprendere un viaggio attraverso lo spazio per trovare i più valorosi guerrieri disposti e pronti a combattere contro l’Imperium, per ribellarsi insieme e sconfiggere gli uomini di Belisarius.

Crediti

  • Regia: Zack Snyder
  • Cast: Sofia Boutella, Staz Nair, Michiel Huisman, Charlie Hunnam, Ray Fisher, Djimon Hounsou, Ed Skrein, E. Duffy, Cleopatra Coleman, Doona Bae, Jena Malone, Fra Fee, Corey Stoll, Stuart Martin, Ingvar Eggert Sigurðsson, Ray Porter, Alfonso Herrera, Rhian Rees, Cary Elwes
  • Genere: sci-fi
  • Durata: 135 min
  • Produzione: Stati Uniti, 2022
  • Distribuzione: Netflix
  • Data d’uscita: 22 dicembre 2023

Recensione

“Rebel Moon – Parte 1: La figlia del fuoco” è da definirsi un pessimo inizio

Rebel Moon

Il nuovo film di Zack Snyder “Rebel Moon” non ha solo il problema di non funzionare a livello di trama e tecnica, ma si ha la sensazione di essere di fronte a un autentico disastro. La storia, scontata, non riesce mai a sorprendere e se si poteva accettare un incipit già visto ed estremamente comune, lo sviluppo di un film con un ampio minutaggio non doveva far altro che alzare l’asticella, tra azione e colpi di scena. In “Rebel Moon” tutto è prevedibile, tanto ovvio da far nascere la speranza che si assista, prima o poi, a qualcosa di inaspettato. Ma invece ogni evento prosegue senza sorprese, neanche il finale, che dovrebbe essere un cliffhanger, considerando che si tratta di una dichiarata prima parte, crea il giusto hype. Anche gli effetti speciali, che oggi hanno innumerevoli possibilità, sembrano inseriti senza un reale motivo di contenuto né tecnica, e riguardano esclusivamente le scene di lotta, alcune degne di nota, altre meno, e nel complesso anche eccessive.

Come se ogni figura di “Rebel Moon” sia costruita in base alla propria forza e alle proprie abilità fisiche, nella descrizione di un mondo dove tutti si dividono in valorosi guerrieri e popolazione che aspetta di comprendere quali siano le proprie sorti. L’interpretazione è forse l’unico elemento che potrebbe salvare il film, ma anche gli ottimi attori che compongono il cast non sembrano impegnarsi al massimo nelle loro performance. Charlie Hunnam e Michiel Huisman sono credibili nei propri ruoli, ma senza particolare spessore, essendo i personaggi poco caratterizzati. Anche la stessa Sofia Boutella, che sappiamo essere un’ottima attrice, non è qui protagonista della sua migliore interpretazione. La sceneggiatura è tanto semplice quanto troppo scritta, senza una sua poetica e senza pathos, anche quando cerca di dare un background ai protagonisti della storia. Protagonisti a loro volta piatti che non sembrano intessere alcun legame interpersonale o subire un arco di trasformazione a seguito di quanto accade.

“Rebel Moon”: nessun coinvolgimento o entusiasmo

Rebel Moon

I cenni sul passato e su ciò che ha portato la protagonista dove è adesso occupano sequenze estremamente didascaliche, dove tutto viene raccontato e spiegato, in modo anche frettoloso e banale, causando un’assenza di empatia e di immedesimazione. Se i dolori e i sentimenti espressi, a parte l’universo fantascientifico, hanno il pregio di essere universali, questi vengono esposti e mostrati con una certa ingenuità, senza alcuna reale partecipazione emotiva. Nulla da dire solo sulla ambientazioni, che tra Zack Snyder e la grafica contemporanea non possono che avere un certo impatto. Dei luoghi comunque mal sfruttati e che si avvicinano a quella sensazione impressionante e folgorante, spesso ricercata in film del genere sci-fi, ma che non raggiunge comunque il livello di altri prodotti del cinema fantascientifico. Nonostante ne esistano molti, ancora oggi si vedono scene, sequenze e rappresentazioni che riescono ad emozionare. Ma non è il caso di “Rebel Moon”. Forse solo l’arrivo, accompagnato da una buona colonna sonora, delle astronavi nemiche, riesce a catturare l’attenzione.

Giudizio conclusivo

Rebel Moon

Considerando che si tratta di un film diretto da Zack Snyder, di un kolossal a tutti gli effetti e il primo capitolo di una nuova saga cinematografica, “Rebel Moon” è una grande delusione. Se i presupposti di un’eroina che conosce i nemici meglio di chiunque altro, di un sadico villain che brama le lodi del proprio comandante e la gloria eterna e di un team di guerrieri in grado di fronteggiare da soli interi eserciti, potevano apparire stereotipati e già visti, non è un segreto che esistono infinite possibilità per renderli comunque appassionanti, ben realizzati o visivamente travolgenti. Ma neanche l’aspetto spettacolare è tanto particolare in “Rebel Moon”: il rallenty, che può ancora essere considerato originale per alcune scene, come quelle di sparatorie, combattimenti o lotte corpo a corpo, nel film viene usato senza alcuna valenza narrativa, né d’immagine, dato che non chiarisce o rende più dettagliata l’intera sequenza, e che opera inoltre spesso dei tagli disturbanti. “Rebel Moon” è un primo film che non convince e non funziona, sperando che la seconda parte, prevista per il 19 aprile 2024, sia decisamente superiore a questo inizio.

Trailer

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