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Recensione “Please Baby Please”: un dramma anti-realista giocoso ed eccentrico che convince, ma fino a un certo punto

In anteprima alla fine di marzo sulla piattaforma MUBI, “Please Baby Please” diretto da Amanda Kramer con la candidata all’Oscar Andrea Riseborough è un dramma anti-realista formalmente accurato e debitamente inventivo, accresciuto da delle interpretazioni preziose, che ti cattura subito ma che ti libera altrettanto in fretta.

Indice

Please Baby Please – tutte le informazioni

Trama

Ambientato a New York negli anni ’50, il film racconta di due sposini, Suze e Arthur (Andrea Riseborough e Harry Melling), una coppia sui generis, lui clarinettista lei casalinga, che una sera assiste per sbaglio a un omicidio sul marciapiede davanti casa nel quartiere di Manhattan. Per questo motivo i due diventano la terribile ossessione di una banda di teppisti. Questo fatto susciterà in loro il risveglio di desideri sessuali fino a quel momento repressi all’interno della coppia.

Crediti

  • Regia: Amanda Kramer
  • Cast: Andrea Riseborough, Harry Melling, Demi Moore, Karl Glusman, Ryan Simpkins, Cole Escola, Jaz Sinclair, Alisa Torres, Karim Saleh, Jake Choi, Matt D’Elia, Jake Sidney Cohen, Yedoye Travis, Marquis Rodriguez, Dana Ashbrook, Mary Lynn Rajskub
  • Genere: drammatico, musicale
  • Durata: 95 minuti
  • Produzione: USA, 2022
  • Casa di produzione: Rivulet Media, Paris Film Inc.
  • Distribuzione: Music Box Films
  • Uscita: 31 marzo 2023

Il film è stato presentato in anteprima mondiale all’International Film Festival Rotterdam il 26 gennaio 2022. Nel giugno dello stesso anno, Music Box Films ha acquisito i diritti di distribuzione del film. Il film è uscito nelle sale il 28 ottobre 2022. Dal 31 di marzo “Please Baby Please” sarà disponibile per lo streraming sulla piattaforma digitale MUBI.

Recensione

Please Baby Please” è un film talmente artificioso che questo suo sovrappiù di artificiosità costituisce il suo più grande pregio, ma inevitabilmente anche il suo più grande difetto. Dalle scenografie smaccatamente anni Cinquanta, ai costumi e ai dialoghi ispirati al beat, fino alle coreografie serpeggianti e alle fosche luci al neon, tutto questo impianto spettacolare costituisce indubbiamente la fonte dei notevoli piaceri del film ma anche l’origine di tutti i suoi mali.

Per quanto sia ottimamente tarato sopra una centralizzazione della tematica queer, e nonostante si presenti visualmente come una delicata evasione nostalgica, altrettanto il film diretto da Amanda Kramer è portato irreparabilmente a banalizzare sia il tema stesso delle sessualità alternative e sia il classico concetto del dramma d’epoca. “Please baby please” possiamo dire che si presenti quindi come una sorta di thriller erotizzato, perfettamente in linea con quelli che sono gli stilemi noir e con una sceneggiatura, scritta dalla stessa regista Amanda Kramer con Noël David Taylor, che esprime non solo poetiche di strada, ma strizza altresì l’occhio alla teoria contemporaneissima che si contrappone alle tradizionali identità di genere.

Alcuni momenti sono effettivamente di buona profondità, in cui gli interpreti (dalla eccezionalmente ispirata Andrea Riseborough, candidata agli Oscar 2023 come miglior attrice per “To Leslie” fino a una leggenda dello schermo riportata letteralmente in vita come Demi Moore, magnetica come sempre), intensamente contrappuntati dal suono di tamburi e contrabbassi, declamano le loro battute come se si trattasse di una specie di reading. Ma nel suo complesso “Please Baby Pleasemanca intanto di sufficiente originalità per essere considerato un lavoro ben riuscito. E secondariamente le argomentazioni LGBTQ+ sono esposte in maniera talmente leziosa e scontata da vanificarne l’effetto comunicativo.

Per quanto delizioso possa essere “Please Baby Pleasela sua affettazione è claustrofobica. Come ha scritto qualcuno “Ci si potrebbe chiedere se “Please Baby Please” rifugga dal contatto con il mondo reale perché i nostri tempi sono troppo complessi, troppo disperati per affrontarli a testa alta. Cedendo alla tentazione di ignorare la realtà a favore della fantasia, il film ci dà una pacca sulla spalla per una ribellione già compiuta e ci culla nell’autocompiacimento“.

Note di regia

“Quando le persone parlano di quel periodo [gli anni ’50, n.d.r.], di solito scelgono questa vita stretta, gonna barboncino, estetica preppy. Quello che mi attrae sono gli anni ’50 più squallidi e underground che conosco. New York è sempre stata dissoluta. L’hanno riportato in primo piano in un modo molto perverso. Ora, è la loro visione degli anni ’80 vista attraverso la mia visione nel 2022. Il fantasy gioca un ruolo enorme in questo film e in tutto il mio lavoro. Hollywood di solito ti dice che il tuo film può essere realistico o può essere una fantasia, il che potrebbe significare qualsiasi cosa, da un film per bambini alla Marvel. Ma ci sono artisti là fuori che stanno mescolando i due, come Leos Carax in ‘Annette’. Questo è ciò che desidero realizzare. Il fatto è che non ho molto da dire sul sesso. Quello a cui stavo pensando era l’amore idealizzato. Guardi quest’altra persona e anche se stai scoppiando dentro, sai che non appena farai sesso – o non appena lo mostrerò sullo schermo – non sarà così eccitante. Ma penso che sia necessario un bacio straordinario”

Trailer

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Mirko Tommasi

Mirko Tommasi

Classe 1975, storico dello Spettacolo e saggista, collabora abitualmente con il Centro Audiovisivi di Verona. É appassionato di cinema nordamericano e cura una guida online ai film che porta il suo nome.

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