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Recensione “Peter Pan & Wendy”: niente di più di un gradevole ritorno all’infanzia

Il nuovo prodotto di casa Disney dal titolo “Peter Pan & Wendy” diretto da David Lowery (“Old Man & the Gun“) rappresenta niente di più di un gradevole ritorno all’infanzia. Rifacimento in live action dell’omonimo film d’animazione del 1953 basato sull’opera teatrale “Peter Pan. Il bambino che non voleva crescere” di J. M. Barrie, “Peter Pan & Wendy” vede fra gli altri la presenza di Jude Law nei panni di Capitan Uncino.

Indice

Peter Pan & Wendy – tutte le informazioni

Trama

Peter Pan & Wendy” parla di Wendy Darling (Ever Anderson), una giovane ragazza che non vuol lasciare la sua casa d’infanzia per trasferirsi in collegio secondo il volere dei suoi genitori, la quale a un certo momento incontra Peter Pan (Alexander Molony), un ragazzo che come lei si rifiuta di crescere. Insieme ai suoi fratelli e a una fatina di nome Trilli, Wendy inizia allora un viaggio con Peter verso il magico mondo dell’Isola Che Non C’è. Lì si troverà di fronte un temibile pirata, Capitan Uncino (Jude Law), contro il quale inizierà un’avventura pericolosa ed elettrizzante che cambierà la sua vita per sempre.

Crediti

  • Regia: David Lowery
  • Cast: Jude Law, Yara Shahidi, Alexander Molony, Ever Anderson, Alyssa Wapanatâhk, Alan Tudyk, Molly Parker, Skyler Yates, Jim Gaffigan, Sebastian Billingsley-Rodriguez, Paul Chih-Ping Cheng, Garfield Wilson, Joshua Pickering, Jacobi Jupe, Molly Parker, Florence Bensberg, Noah Matthews Matofsky
  • Genere: fantastico, avventura, musicale, commedia, drammatico
  • Durata: 106 minuti
  • Produzione: Stati Uniti, 2023
  • Casa di produzione: Walt Disney Pictures
  • Distribuzione: Disney+
  • Data di uscita: venerdi 28 aprile 2023

Era stato originariamente previsto che “Peter Pan & Wendy” dovesse essere distribuito al cinema, fino a quando nel dicembre 2020 il film non è stato ufficialmente annunciato come un’esclusiva Disney+ a causa della pandemia di COVID-19.

Recensione

Peter Pan & Wendy” si potrebbe quasi quasi definire un rinfrescamento muliebre della storia arcinota di Peter Pan, descritta con celebre fantasticheria nel libro di J. M. Barrie. Gran parte del film è effettivamente plasmato sulla lotta senza quartiere tra Peter Pan e Capitan Uncino, ma con l’addizione, appunto, di uno sguardo femminile che rende l’ennesima versione del romanzo una novella cinematografica ancora più delicata e anche (a voler esser maliziosi ma nemmeno poi tanto) opportunisticamente inclusivista.

Tutto è concepito e susseguentemente mostrato in modo nitido e così basilarmente, diciamo, da permettere a qualsiasi bambino di seguire con facilità il filo del discorso, e inoltre abbastanza toccante da incantare anche il più arcigno degli adulti. L’omaggio del regista David Lowery al classico Disney si avverte certamente nel coccodrillo gigante, nelle navi pirata e nei voli a rompicollo, di modo che il film assuma ben presto un tono energico ed ottimamente immaginativo, senza trasgressioni eccessive o esagerati se non anche forzosi revisionismi.

Gli sfondi sono deliziosamente pittoreschi, mentre le partiture ariose di Daniel Hart aggiungono un tocco spiritoso e allegro al tutto, rendendo la visione piacevole laddove non anche proprio entusiasmante. Le partecipazioni attoriali sono altrettanto incisive: particolarmente Ever Anderson (figlia nientepopodimeno che di Milla Jovovich e Paul W. S. Anderson), nella personalistica filologia loweriana la vera eroina della storia, la quale sa infondere alla sua parte un carattere vispo ed esuberante, infantile ma caparbio; ed anche Jude Law, malgrado un’inguardabile parrucca di scena, fa un lavoro più che discreto nel rappresentare il temibile Capitan Uncino in modo simpaticamente spaventoso, vivace e finanche commovente.

Giudizio e conclusione

Per quanto “Peter Pan & Wendy” di Lowery non aggiunga nulla al mỳthos, il film si può dire ben realizzato, visualmente accattivante, e divertente a sufficienza da poter tranquillamente pensare di intrattenere uno spettatore occasionale.

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Note di regia

All’inizio ho pensato ‘beh, è Peter Pan, conosco benissimo la storia, non sarà poi così difficile. Poi, iniziando a lavorare sul copione, e sviluppandolo nel corso di alcuni anni, ho capito che pensiamo di sapere tutto ma non è così: c’è ancora molto da scoprire e che non è stato esplorato in questa storia, e che non era mai stato portato sullo schermo prima d’ora. Dobbiamo onorare questo senso di familiarità che tutti noi abbiamo, dobbiamo dare al pubblico i Peter e le Wendy che conoscono e amano, ma anche raccontarli sotto una luce nuova. E la sfida di questo film era trovare quella luce, e la sua texture.

Di Spielberg dicono che faccia film su suo padre mentre io continuo a fare film su mia madre. Qui il cuore emotivo della storia mi spingeva naturalmente in quella direzione, specialmente per via dell’importanza data al personaggio di Wendy. Ma il confronto con la figura materna è una cosa che riguarda anche Peter, e Uncino. Uno dei motivi per cui non ho rispettato la tradizione per cui l’attore che interpreta Uncino è lo stesso che interpreta il signor Darling è perché volevo suggerire che i temi del film si muovono in direzioni diverse rispetto alla tradizione.

Trailer

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Mirko Tommasi

Mirko Tommasi

Classe 1975, storico dello Spettacolo e saggista, collabora abitualmente con il Centro Audiovisivi di Verona. É appassionato di cinema nordamericano e cura una guida online ai film che porta il suo nome.

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