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Recensione “Napoleon”: Ridley Scott decostruisce il mito della guerra dimenticandosi di costruire al meglio il film

Napoleon segna il ritorno di un cineasta che nella sua carriera ha saputo realizzare film colossali di grande portata tecnica e spettacolare, con una cifra autoriale presente eppure gradualmente subordinata all’aspetto sensazionalistico. Il suo nuovo lavoro non fa eccezione: un kolossal impeccabile dal punto di vista estetico, che però non trova un equilibrio nella sceneggiatura e si perde nella doppia anima della struttura complessiva.

Indice

Napoleon: tutte le informazioni

Trama

La rapida e spietata scalata di Napoleone Bonaparte per diventare imperatore di Francia si scontra con la sua disfunzionale e volatile relazione con la moglie Giuseppina, il suo vero amore.

Crediti

  • Data di uscita: 23 novembre 2023
  • Regia: Ridley Scott
  • Sceneggiatura: David Scarpa
  • Durata: 158 minuti
  • Genere: Biografico, Storico, Guerra
  • Montaggio: Sam Restivo, Claire Simpson
  • Fotografia: Dariusz Wolski
  • Musiche: Martin Phipps
  • Produzione: Apple Studios, Apple, Scott Free Productions
  • Distribuzione: Eagle Pictures
  • Attori: Joaquin Phoenix, Vanessa Kirby, Tahar Rahim, Ben Miles, Ludivine Sagnier, Ian McNeice, John Hollingworth, Paul Rhys, Matthew Needham, Benjamin Chivers, Jonathan Barnwell, Youssef Kerkour, Scott Handy, Phil Cornwell, Gavin Spokes, David Verrey, Sam Crane, Edouard Philipponnat, Harry Taurasi, Thom Ashley, Mamie Barry, Tim Faulkner, John Hodgkinson

Recensione

Bray, su Empire Magazine, ha definito questo film, a ragione, “un’epopea storica che è costantemente alla ricerca di modi sottili per sminuire le epopee storiche”. L’unico passaggio su cui è difficile concordare è l’aggettivo “sottili”, poiché invece l’intento di Ridley Scott sembra anche troppo evidente: il suo Napoleone bruto e selvaggio, tendente alla regressione infantile in presenza delle donne, è sicuramente affascinante, eppure manca la controparte di genialità strategica ed amministrativa che lo ha reso celebre agli occhi della Storia. Una componente che, palesata – incomprensibile la superficialità che ha portato a non far emergere questo aspetto in fase di scrittura -, avrebbe legittimato maggiormente – e reso meno ingenua e scomposta – la scelta di metterlo in ridicolo nella dimensione intima e sentimentale.

L’autore ha promesso una versione estesa – director’s cut – di quattro ore, comprensiva delle numerose scene che ha dovuto tagliare per rendere l’opera fruibile in sala. In effetti, una durata maggiore – anche tre ore e mezza, forse, sarebbero bastate – avrebbe aiutato la progressione e il ritmo del film, troppo frettoloso nel raccontare l’ascesa e la caduta di Napoleone attraversando diversi periodi, battaglie e avvenimenti privati. Persino Joaquin Phoenix e Vanessa Kirby, attori di grandissima caratura che qui profondono un lodevole impegno, appaiono spaesati e poco centrati – manca la giusta sintonia che elevi la storia d’amore tra i personaggi – in due ruoli dalle sfumature poco sfumate.
Dal punto di vista registico, Scott recupera invece la magniloquenza che gli appartiene e che sembrava aver accantonato nei lavori più recenti: siamo di fronte ad un kolossal in fondo classico e visivamente spettacolare che, al di là dei suoi limiti di scrittura, si lascia guardare e intrattiene con mestiere.

Conclusioni

Insomma, Napoleon è tecnicamente un buon film di guerra che si preoccupa di avere un’accuratezza storica rispetto agli eventi che racconta. Tuttavia, la doppia anima drammaturgica – quella d’azione e quella intima – non funziona come dovrebbe e lo svolgimento risente del sovraccarico narrativo. La scelta di decostruire il mito della guerra e di Napoleone, inoltre, non viene supportata con la giusta sottigliezza da una sceneggiatura che non riesce mai realmente a compiersi, finendo per divenire prevedibile espressione di un buonismo con cui di questi tempi, purtroppo, abbiamo imparato a familiarizzare.

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Corrado Monina

Corrado Monina

Mi chiamo Corrado, mi occupo di sceneggiatura, regia e critica e lavoro per il Filmstudio di Roma come responsabile creativo. Amo il cinema, la musica e tutto ciò che ruota intorno alle arti visive e alla letteratura.

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