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Recensione “In Bed With Gondry”: l’arte del sogno esistenziale di un (p)artigiano del cinema che è un fiume in p(i)ena di creatività

In questa diciottesima edizione della Festa del Cinema di Roma abbiamo potuto assistere ad un programma estremamente variegato tra anteprime internazionali, esclusive dagli altri Festival, giovani esordi alla regia e documentari. Proprio quest’ultima categoria ha regalato tante sorprese e una di queste è rappresentata da In Bed With Gondry, mediometraggio con il quale François Nemeta racconta la quotidianità dell’autore francese.

Indice

In Bed With Gondry: tutte le informazioni

Trama

Nel corso di una notte insonne, Michel Gondry discute delle sue influenze, dei suoi sogni e dei suoi incubi, rivelando i segreti del suo originale e impareggiabile processo creativo.

Crediti

  • Uscita: N.D.
  • Durata: 52 minuti
  • Regia: François Nemeta
  • Attori: Michel Gondry
  • Distribuzione: I Wonder Pictures

Recensione

Con questa lunga notte in compagnia di Gondry – in realtà il documentario è girato nel corso di più giornate, ma l’idea è quella di simulare la dilatazione temporale di una sola – Nemeta completa l’opera iniziata con il Michel Gondry, Do It Yourself presentato a Venezia: mentre in quel caso racconta il percorso artistico di uno degli artisti che tra videoclip musicali e realizzazioni filmiche ha rivoluzionato il mondo dell’arte visiva, qui si immerge nella sua dimensione più intima e privata. Il tempo e lo spazio narrativi coincidono, per l’appunto, nell’arco di una notte insonne. Una delle tante per Gondry, che fissa il soffitto in attesa di addormentarsi ma poi viene puntualmente risucchiato nel vortice delle straripanti paranoie esistenziali, allora non resiste e va a prepararsi uno spuntino. Meglio per noi, così lo sentiamo parlare.

L’artista francese rivela così le difficoltà che lo hanno portato a non realizzare un film per otto anni – solo adesso è uscito in sala il nuovo, che infatti è un irresistibile (non) manuale di autoironia -, che hanno origine nell’impalcatura complessa della sua quotidianità e in particolare di quella notturna. D’altronde, già con L’Arte Del Sogno ci aveva illuminato sull’importanza del flusso inconscio onirico in quanto spaesante veicolo di nuovi mondi sospesi da esplorare e vestire di magia. Tipico di un autentico (p)artigiano del cinema, che è un fiume in piena, ma anche in pena, di creatività. Un eterno bambino intrappolato nella crescita adulta che trova sollievo quando può colorare – e piegare e ritagliare e trasformare – un foglio bianco.

Conclusioni

Grazie a Nemeta – con il quale, avendo un rapporto di amicizia, Gondry si è aperto in modo genuino -, ora conosciamo tanto del processo creativo e intimo di uno degli autori più eclettici del panorama mondiale. Completamente lontano dalle logiche del sistema divistico e commerciale, l’unica volta che ci si è avvicinato ha diretto Eternal Sunshine Of The Spotless Mind, un film di culto assoluto che ha conquistato addirittura i premi Oscar.

Vi consigliamo di recuperare il documentario precedente, quello proiettato alla Mostra del Cinema di Venezia – è disponibile sulla piattaforma IWonderFull, dove uscirà anche In Bed With Gondry -, ma soprattutto Il Libro Delle Soluzioni, la sua nuova opera attualmente nelle sale italiane.

Trailer

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Corrado Monina

Corrado Monina

Mi chiamo Corrado, mi occupo di sceneggiatura, regia e critica e lavoro per il Filmstudio di Roma come responsabile creativo. Amo il cinema, la musica e tutto ciò che ruota intorno alle arti visive e alla letteratura.

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