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Recensione “2 Matrimoni alla volta” : una commedia d’oltralpe deliziosamente sfrenata

2 matrimoni alla volta“, per la regia di Philippe Lacheau, è una commediola francese leggera, piena di gag visive e con delle battute al fulmicotone. Il film è il seguito di “Alibi.Com” (2017), diretto sempre dal medesimo regista, che ha costituito un buon successo sia in termini di pubblico che di critica.

Indice

“2 Matrimoni alla volta” – Tutte le informazioni

Trama

Dopo aver chiuso la sua agenzia Alibi.com e aver promesso a Flo che non le avrebbe mai più mentito, la nuova vita di Greg è diventata molto tranquilla… Ma ancora per poco! Quando decide di fare a Flo una proposta di matrimonio, Greg è con le spalle al muro dal momento che si rende conto di doverle presentare la sua famiglia strampalata, composta da un padre truffatore e una madre ex attrice. Per evitare un pandemonio, Greg si vedrà costretto a riaprire con i suoi vecchi complici l’agenzia per organizzare un alibi perfetto. Dovrà trovare dei falsi genitori più presentabili. Ovviamente, come previsto, nulla andrà come previsto.

Recensione “2 Matrimoni alla volta” : una commedia d’oltralpe deliziosamente sfrenata

Crediti

  • Tit. orig.: Alibi.com 2
  • Regia: Philippe Lacheau
  • Cast: Philippe Lacheau, Elodie Fontan, Julien Arruti, Tarek Boudali, Nathalie Baye, Didier Bourdon, Gérard Jugnot, Arielle Dombasle, Georges Corraface, Catherine Benguigui, Philippe Duquesne, Reem Kherici, Gad Elmaleh, Medi Sadoun, Redouane Bougheraba, Alexandra Lamy, Philippe Lellouche, Romain Francisco, Elisa Servier
  • Genere: Commedia
  • Durata: 88 minuti
  • Produzione: Francia, 2023
  • Casa di produzione: CN5 Productions, Fechner Films, TF1 Diritti audiovisivi
  • Distribuzione: Eagle Pictures
  • Data di uscita: mercoledì 14 giugno 2023
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Recensione

Malgrado la maggior parte delle commedie francesi ci dia sovente l’idea di essere datata e difficilmente coinvolgente dal punto di vista della risata, fornendo un’impressione non di rado veritiera che le loro meccaniche siano crudelmente prive di nuove idee ma solamente indirizzate a non offendere nessuno e ad accontentare tutti, ecco che esce il capitolo secondo di Alibi.Com (2017), dal titolo “2 matrimoni alla volta”, diretto sempre da Philippe Lacheau.

Con un ritmo acceso e una nitida frizzantezza, il seguito di Alibi.Com contribuisce a dare nuova linfa al cinema francese. Il tutto attraverso un’esplosività comica e delle caratterizzazioni attoriche giocose ed elettrizzanti che fan sì che il film scorra via liscio come l’olio per tutta la sua durata. Grazie alla combriccola capitanata dallo stesso Philippe Lacheau, la volontà di rimandare allo spettatore i numerosi difetti della società in cui vive con un accento disinibito e scorrevole riesce a far centro perfettamente, e in modo tipico e godibilissimo.

Nonostante una levità manifesta, si può dire che in questa farsa sugli equivoci tutte le battute funzionino a meraviglia. Il campionario dei personaggi è curioso e amabile, così come totalmente folli sono le situazioni all’interno delle quali gli stessi personaggi si trovano ad agire. Mentre gli sketch visivi, benché semplici, sono perfettamente in grado di creare ilarità in sala. Un umorismo talvolta illogico e obsoleto, la comicità non eccessivamente raffinata ma un po’ grossolana, e la banalità innegabile di talune sequenze, potrebbero in verità non deporre eccessivamente a favore del film di Lacheau. “2 matrimoni alla volta” può tuttavia senz’altro vantarsi di costituire un diversivo di tutto rispetto.

Giudizio e conclusioni

“2 matrimoni alla volta” è una commedia leggera e gioiosa, diretta con garbo e recitata con grinta. L’ideale per chi ama la levità del cinema d’oltralpe.

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Note di regia

Scriviamo ciò che ci diverte con i nostri riferimenti cinematografici, senza cercare di sapere esattamente cosa ci ha ispirato, ma si scopre che Gérard Jugnot mi ha detto “Quello che stai facendo con questo film è davvero il teatro del boulevard 2.0?”. Sono le primavere comiche di ieri – come l’amante nascosto nell’armadio o sotto il letto – ma trattate con la sensibilità di oggi. Quando scrivi una commedia sul tema delle bugie, inevitabilmente ti ritrovi con ogni sorta di fraintendimenti e situazioni che si basano sugli stessi codici.

Abbiamo preso in considerazione tutti i tipi di opzioni perché non volevamo deludere i tanti spettatori che hanno adorato il primo film. Poiché l’agenzia Alibi.com ha chiuso i battenti alla fine del primo film, abbiamo dovuto trovare unA buona ragione che avrebbe obbligato Greg a riaprirla. Alcune delle idee che ci sono venute ci allontanavano emotivamente dalla famiglia di Flo e dalla sua relazione con Greg, quindi le abbiamo abbandonate. Dato che avevamo assistito all’incontro di Greg e Flo nella prima parte, era naturale che si sposassero nella seconda, e che partiamo da questa cerimonia per immaginare tutto ciò che potrebbe nuocere alla sua preparazione e al suo buon andamento. Da qui è nata l’idea che i genitori di Greg siano davvero poco presentabili, e che rischino di rovinare il giorno più bello della vita di Flo. L’unica soluzione che Greg trova è riaprire l’agenzia un’ultima volta, per presentare i finti genitori a Flo e ai suoi futuri suoceri.

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Mirko Tommasi

Mirko Tommasi

Classe 1975, storico dello Spettacolo e saggista, collabora abitualmente con il Centro Audiovisivi di Verona. É appassionato di cinema nordamericano e cura una guida online ai film che porta il suo nome.

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