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Rachel sta per sposarsi – Recensione

Una tormentata Anne Hathaway nei panni di una ragazza tossicodipendente che partecipa al matrimonio della sorella, facendo esplodere contraddizioni e dolori sopiti

(Rachel Getting Married) Regia: Jonathan Demme – Cast: Anne Hathaway, Debra Winger, Bill Irwin, Rosemarie DeWitt, Anna Deavere Smith, Mather Zickel, Anisa George, Tunde Adebimpe – Genere: Drammatico, colore, 116 minuti – Produzione: USA, 2008 – Distribuzione: Sony Pictures – Data di uscita: 21 novembre 2008.

rachelstapersposarsiUna Anne Hathaway nell’inedita parte della “cattiva” è la protagonista del film “Rachel sta per sposarsi”, in concorso al Festival di Venezia 2008. La giovane Kym esce dal Rehab per andare al matrimonio della sorella perfettina Rachel. L’accoglie una casa piena di musicisti, che provano senza sosta, e tanti falsi sorrisi di circostanza. Tra una prova di sari e una riunione di tossici anonimi, alla povera ragazza non resterà che cercare di sopravvivere, anche grazie ad un incontro galante con Kieran, testimone del futuro marito della sorella, anche lui ex tossico.

Ma i vecchi fantasmi incombono sui personaggi come le nuvole scure che faranno piovere tutto il week end del matrimonio. Nonostante questo, la grande famiglia allargata agli amici che stanno preparando la faraonica cerimonia è fastidiosamente chiassosa e allegra. Mangiano, suonano, cantano, mischiando la famiglia nera del futuro sposo con quella wasp-yiddish di lei; mentre sin dall’inizio appare chiaro che la madre di Kym e Rachel, divorziata dal padre e risposata, fa nucleo a parte.

Non c’è fisicamente ma viene invocato spesso e alla fine farà esplodere la tensione il piccolo Ethan, morto a causa della sorella borderline tanti anni prima. La famiglia, come tradizione, si rivela il più grande Vaso di Pandora da non aprire mai. In realtà accede proprio questo e Kym diventerà, malgrado l’insofferenza di Rachel, il centro del mondo, e con il suo look total black risalterà molto di più della sua dolce sorella e dei suoi insopportabili amici. La tensione sale tra lungi pranzi e le discussioni sui posti a tavola per il pranzo.

Rachel si sente rubare la scena, anche se con l’annuncio a sorpresa della sua gravidanza acquista qualche punto. Gelosa da sempre delle troppe attenzioni date soprattutto dal padre alla sorella pecora nera della famiglia, farà scoppiare il bubbone. Tra scazzottate con la madre interpretata da Debra Winger, si raggiungerà alla fine la catarsi. E l’immagine finale di Kym con lo sguardo assente nel giardino della festa che gioca con il cane di famiglia è un momento topico.

Il regista de “Il silenzio degli innocenti” ritorna ad un film, dopo ben tre documentari, con una sceneggiatura scritta dalla figlia di Sidney Lumet, Jenna. “Rachel sta per sposarsi” è girato con lo stile di un filmino di famiglia. Sembra quasi di essere a un matrimonio vero e il pubblico non può che parteggiare con la povera Kym, l’unica che non nasconde a se stessa il dolore che prova.

Anne Hathaway è straordinaria con il viso pallido e lo sguardo perso. L’astiosa Rachel è Rosemarie DeWitt sposa in sari bianco, che in India è il colore del lutto. Il padre delle due, fin troppo pieno di attenzioni per la figlia ribelle, è Bill Irwin, mentre il promesso sposo è il musicista/attore Tunde Adebimpe. Il suo testimone, l’unico che capisce i tormenti della protagonista è Mather Nickel. La musica, suonata rigorosamente dal vivo, è incessante e vede tra i vari protagonisti Zafer Tawil e Donald Harrison jr. Scommettiamo che dopo questo film molti si terranno alla larga dai matrimoni di famiglia!

Ivana Faranda

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