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Predappio in Luce – Recensione

Presentato al Festival Internazionale del Film di Roma, “Predappio in Luce” ricostruisce le vicende italiane sotto il fascismo a partire dalla città che diede i natali a Benito Mussolini

Regia: Marco Bertozzi – Cast: Pierre Sorlin, David Forgacs, Giorgio Frassineti – Genere: Documentario, colore, b/n, 60 minuti – Produzione: Italia, 2008 – Distribuzione: Istituto Luce.

predappio-in-luceIl comune di Predappio, in provincia di Forlì, è oggi una tranquilla cittadina emiliana dedita principalmente all’agricoltura. Eppure Predappio è famosa in tutto il mondo per aver dato i natali allo statista italiano Benito Mussolini. Oggi si presenta come una città dalla forte connotazione architettonica fascista; la casa natale e la tomba di Mussolini sono mete di continui pellegrinaggi nostalgici, i negozi propongono soprattutto un repertorio di oggettistica ispirata al Ventennio.

“Predappio in Luce”, presentato fuori concorso nella sezione L’altro cinema/Extra al Festival Internazionale del Film di Roma, cerca di ripercorrere, con l’ausilio di due noti storici quali Pierre Sorlin e David Forgacs, l’atmosfera del Ventennio attraverso “immagini-documentario”, quali proclami, inaugurazioni, discorsi del Duce e dei suoi gerarchi, ma anche di cercare di capire il perché questa città è ancora oggi meta di un turismo della memoria, che non ha paura di critiche o di essere etichettato fascista dopo ben sessanta anni dalla fine del regime.

Il film, della durata di sessanta minuti e commissionato dal comune di Predappio, è presentato da Almafilm e dall’Istituto Luce, ed è firmato alla regia da Marco Bertozzi, esperto regista che mira proprio alla rinascita del “cinema-documentario” in Italia. Già vincitore, con altri documentari, di diversi Festival, in questo suo ultimo lavoro, va senza dubbio apprezzata l’originalità del tema trattato in un’ottica sicuramente innovativa e molto interessante.

Giorgia Capacci

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