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Polisse – Recensione

Dalla regista Maïwenn, “Polisse” un film intenso, forte, sulla routine della squadra Sezione Protezione Minori, premiato col Premio della Giuria a Cannes 2011

(Poliss) Regia: Maïwenn Le Besco – Cast: Karin Viard, Joeystarr, Marina Foïs, Nicolas Duvauchelle, Maïwenn Le Besco, Karole Rocher, Emmanuelle Bercot, Frédéric Pierrot, Arnaud Henriet, Naidra Ayadi, Jeremie Elkaim, Riccardo Scamarcio, Sandrine Kiberlain, Louis-Do de Lencquesaing, Laurent Bateau, Anthony Delon – Genere: Drammatico, colore, 134 minuti – Produzione: Francia, 2011 – Distribuzione: Lucky Red – Data di uscita: 3 febbraio 2012.

polisseDi cosa è fatta la routine quotidiana degli agenti di polizia Sezione Protezione Minori? Arrestare pedofili, acciuffare piccoli borseggiatori e poi riflettere sui rapporti interpersonali durante la pausa pranzo; interrogare genitori che abusano dei figli e raccogliere le deposizioni dei bambini, affrontare adolescenti dalla sessualità fuori controlli, gioire per la solidarietà dei colleghi e scoppiare a ridere in modo irrefrenabile nei momenti più inaspettati. Sapere che al peggio non c’è mai fine e tirare avanti con questa consapevolezza.

“Polisse” sembra quasi un documentario, con la macchina da presa che si muove nella maniera più discreta possibile; è ispirato a storie vere, raccontate da veri poliziotti e questa sua autenticità talvolta è proprio un ‘pugno allo stomaco’, con scene strazianti. In altri frangenti invece la pellicola riesce a trovare il lato comico anche nelle situazioni più terribili.

Da segnalare le scene al pub, dove sembra davvero respirarsi un’aria da ‘compagnia’ e dove Joeystarr fa da mattatore con un sottofondo musicale azzecato, e il finale, choccante e inaspettato.

Un altro film francese che difficilmente spopolerà ai botteghini, ma sicuramente da vedere e far vedere.

Salvatore Cusimano

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