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Phobia: la recensione del thriller italiano con Antonio Catania

Passato particolarmente sotto traccia, Phobia è un thriller psicologico a budget ridotto che annovera nel cast Antonio Catania, noto solitamente in produzioni molto più popolari e, spesso in abiti comici.

Scopriamo la recensione del film di Antonio Abbate, arrivato in sala il 5 ottobre 2023.

Phobia: la recensione del thriller italiano con Antonio Catania
Antonio Catania, in una scena del film Phobia

Indice

Phobia – tutte le informazioni

Trama

Una cena di famiglia, un segreto oscuro, un passato che la rincorre. Per Chiara è giunto il momento di affrontare tutto ciò da cui è sempre scappata. In un gioco che confonde ciò che è reale da ciò che non lo è, chi sta nascondendo una terribile verità?

Crediti

  • Regia: Antonio Abbate
  • Cast: Jenny De Nucci, Federica De Benedettis, Antonio Catania, Francesca Romana De Martini, Massimo De Rossi, Federico Tocci, Eugenio Papalia, Beatrice Schiaffino
  • Genere: thriller
  • Durata: 85 min.
  • Produzione: Italia, 2023

Recensione

Dietro la solida struttura del film torbido di poche ambientazioni e pochi personaggi, con un fitto nucleo di misteri e scheletri nell’armadio si costituisce un thriller dal piccolo budget, ma con una sua ossatura e una discreta messa in scena, in cui la parte della guest star spetta ad un “insospettabile” Antonio Catania, in un ruolo distante da quelli a cui l’attore ci ha spesso abituato.

Antonio Abbate, esordiente con il lungometraggio, rivela buone qualità nella messa in scena e nella sintetica gestione del racconto, aiutato anche dalla buona fotografia di Dario Germani. Il cast offre nel complesso una prova convincente, malgrado non si voli su livelli particolarmente eccelsi, tra cui se la cava la protagonista Jenny De Nucci, alle prese con un ruolo non necessariamente semplice. Come detto, di rilievo la partecipazione, in un ruolo di supporto (quello del padre allettato), del più navigato e noto della ciurma, il sempre affidabile Antonio Catania. Sottile e di buon effetto anche la prova di Massimo De Rossi nella parte di un carabiniere che sembra più intuire che voler approfondire.

Il film riesce a mescolare abbastanza bene la sua simbiotica coesistenza di realtà e fantasia, di tangibile e di imperscrutabile, anche se nel complesso si potrebbe anche dire che non ci troviamo di fronte ad una pellicola perfetta o particolarmente sorprendente, ma che sa fare il suo, certo sì.

Giudizio conclusivo

Quindi, in conclusione, si può parlare di questo Phobia (titolo da non confondere con l’omonimo film antologico horror orientale dei primi anni duemila) come di un film riuscito e meritevole di una visione?

In sintesi, la mano di Antonio Abbate stupisce per la sicurezza con cui si muove e, oltre a palesare un’esperienza che non si direbbe a leggere la sua giovane età, dimostra un’ottima conoscenza dei modelli e delle tecniche autoriali, proprie di un cinema di genere oggi scarsamente rappresentato in Italia e che in esempi come questo potrebbe trovare nuova linfa.

La sceneggiatura, tuttavia, ricalca un filone già noto (e quindi non originalissimo) ma non cede mai alla banalizzazione, venendo poi rispettata dal regista, che riesce ad imprimerle il giusto ritmo, mantenendo una propria autenticità, garantita sia dal lavoro sulla fotografia di Dario Germani, sia da un suono leggermente abusato nelle prime sequenze, ma poi ricalibrato, sia dalle prove di interpreti perlopiù acerbi ma comunque calatisi nella parte col giusto temperamento: il lavoro su Chiara di Jenny de Nucci è volto alla restituzione di un disorientamento in grado di calamitare lo spettatore il quale, col tempo, viene catturato dall’atmosfera deviante della pellicola, chiedendosi quale sia la realtà dei fatti.

Quindi, sì, Phobia merita una visione, aspettando che possa presto approdare nella distribuzione home video o su qualche piattaforma, per permettere il recupero a chi lo avesse perso al cinema, dove ha ottenuto una distribuzione limitata.

Trailer

Di seguito vediamo il trailer di Phobia di Antonio Abbate, uscito in sala in Italia il 5 ottobre.

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David M. Scortese

David M. Scortese

Appassionato di cinema fin dall'adolescenza, studia recitazione teatrale e cinematografica, è attivo in teatro e in opere audiovisive, cortometraggi e prodotti per il web.

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