Eco Del Cinema

Perdona e dimentica – Recensione

Pellicola tragicomica che unisce la denuncia politica e sociale alla cupa disperazione di vite che si intrecciano

(Life During Wartime) Regia: Todd Solondz – Cast: Shirley Henderson, Ciarán Hinds, Allison Janney, Michael Lerner, Chris Marquette – Genere: Commedia, colore, 98 minuti – Produzione: USA, 2009 – Distribuzione: Archibald Enterprise – Data di uscita: 16 aprile 2010.

perdona-e-dimenticaApplaudito dalla critica e vincitore del premio come Miglior Sceneggiatura alla 66esima Mostra del Cinema di Venezia, “Perdona e Dimentica” (“Life During Wartime”), nuovo film del cineasta ebreo-americano Todd Solondz, si appresta al suo debutto internazionale tracciando un ritratto dissacrante della media-borghesia americana post-11 settembre.

Dopo dodici anni da “Happiness”, suo precedente lavoro, il regista ci ripropone in un falso sequel le stesse maschere umane, ma con volti e circostanze del tutto diverse. Sullo sfondo della luminosa e commerciale Florida tre sorelle ebree perseguono con dolore la loro battaglia di vita: Joy (Shirley Henderson), yuppie e vegetariana, è in crisi con suo marito, inguaribile pervertito, e fa i conti con il fantasma dell’ ex-fidanzato morto suicida; Trish (Allison Janney), moglie di Bill, in carcere per pedofilia, e madre di tre figli, tra cui il riflessivo Timmy, cerca di rifarsi una vita; Helen (Ally Sheedy), scrittrice nevrotica, è vittima del suo stesso successo.

Lo stesso Bill, uscito di prigione, è costretto ad affrontare il suo passato in piena solitudine incontrando in un bar una bellissima donna di classe, cinica e sola, interpretata da una magnifica Charlotte Rampling. In una commedia black, dal crudele umorismo, le tematiche più angoscianti, che sconvolgono la nostra vita (pedofilia, terrorismo, sessuomania), sono trattate in modo penetrate ed intelligente tramite i concetti filosofici del dimenticare e perdonare, fili conduttori sui cui il piccolo Timmy, fin troppo saggio per la sua età, si trova spesso a riflettere: forse i terroristi dell’11 settembre avevano “le loro buone ragioni”; è meglio perdonare e dimenticare, o semplicemente dimenticare ed andare avanti, o perdonare ma non dimenticare mai?

E ancora: opinioni su Israele, l’America pre-Obama, Bush, Mc Cain, il Vietnam, i rapporti familiari sono espresse a partire da toni ed atteggiamenti seriosi che inaspettatamente sfociano in dialoghi surreali ed assurdi. La mancata azione, la lentezza del ritmo e la piattezza delle inquadrature sono compensati dalla forza dei ragionamenti cinicamente ironici che suscitano un sorriso amaro su quella che è sfortunatamente la realtà.

Una sapiente mescolanza tra tragicità spietata e comicità esilarante costituisce così la vera originalità di una sceneggiatura scritta dal già noto genio indipendente e controcorrente dello stesso regista, che con questa pellicola, matura nel suo personalissimo stile, giunge all’apoteosi del suo cinema.

Elisa Cuozzo

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