Eco Del Cinema

Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo: Il ladro di fulmini – Recensione

Una storia a cavallo tra magia e mitologia, protagonista un adolescente che si scopre semidio e intraprende un’avventura alla scoperta delle proprie origini

(Percy Jackson & the Olympians: The Lightning Thief) Regia: Chris Columbus – Cast: Logan Lerman, Pierce Brosnan, Rosario Dawson, Sean Bean, Catherine Keener, Kevin McKidd, Erica Cerra, Steve Coogan, Joe Pantoliano, Alexandra Daddario, Melina Kanakaredes, Brandon T. Jackson, Chelan Simmons, Jake Abel, Stefanie von Pfetten, Marie Avgeropoulos – Genere: Commedia, Fantasy, colore, 118 minuti – Produzione: Canada, USA, 2010 – Distribuzione: 20th Century Fox – Data di uscita: 12 febbraio 2010.

percyjacksoneglideidellolimpoEssere adolescente non è una cosa semplice, soprattutto se vivi a New York, sei affetto da dislessia e ADD (sindrome del deficit d’attenzione e iperattività), non sai chi sia tuo padre (perché ti ha abbandonato quando ancora eri in fasce) e tua madre convive con un uomo che non si lava, non lavora e tracanna birra dalla mattina alla sera.

Con questa situazione Percy Jackson (Logan Lerman) è abituato a convivere, e si rifugia nell’acqua, che pare essere il suo elemento naturale, per pensare. La sua vita procede tranquillamente fin quando non scopre la sua vera identità durante una gita al MET di New York. Percy è un semidio, nato dall’unione di una mortale con un dio greco, più precisante Poseidone (interpretato da Kevin McKidd, il Dottor Hunt di Grey’s Anatomy).

A rivelarglielo è il suo inseparabile amico che si scopre essere un satiro protettore (Brandon T. Jackson) e il professor Brunner, alias il centauro Chirone (Pierce Brosnan). Percy non è più al sicuro perché suo zio, il re degli dei Zeus (Sean Bean), lo accusa di aver rubato il fulmine, la sua arma più potente. Per questo motivo Percy si ritrova catapultato ad Half Blood Camp, un campo di addestramento per giovani “mezzosangue” (da non confondere con quelli presenti in Harry Potter) dove incontra la figlia di Atena, Annabeth (Alexandra Daddario) e il figlio di Hermes Luke (Jake Abel).

Per salvare la madre dalle grinfie di Ade (Steve Coogan), deciso ad impadronirsi della preziosa arma del fratello rivale, intraprende un rischioso viaggio con il suo fedele amico e con la bella, e forte, Annabeth che li condurrà fino all’inferno, situato esattamente nel sottosuolo delle colline sottostanti la sfavillante scritta di Hollywood. Fra prove eroiche come la sconfitta di Medusa (una depressa e laconica Uma Thurman) e del mostro Hydra, Percy scoprirà le sua abilità e i poteri derivanti proprio da quello che nel mondo normale era considerato un difetto. La dislessia in realtà non è altro che un “settaggio” del suo cervello sul greco antico (si scopre infatti capace di poter decifrare qualsiasi scritta in ellenico) e la sua ADD è in realtà la repressione del suo istinto guerriero.

Una metafora ben articolata e vagamente simile a quella del maghetto con gli occhiali; a trasformarsi in eroi non sono i primi della classe, i più belli o i più intelligenti, ma i ragazzi normali che molto spesso devono affrontare situazioni difficili. Gli effetti visuali nel film sono ben calibrati e offrono un realismo dinamico degno di nota. Ben dosati durante la narrazione, e non particolarmente eccessivi, permettono una visione fluida e scorrevole, quasi come fossero davvero ripresi dal vivo e non elaborati in post produzione. Molto idonea inoltre la scelta della colonna sonora.

Si passa da brani come “Highway to hell” degli AC/DC, quando i ragazzi stanno per intraprendere il loro viaggio appunto verso l’autostrada che li porterà all’inferno, fino a brani più contemporanei come “Poker Face” di Lady GaGa e “Tik Tok” di Ke$ha che attualizzano il contesto attirando non solo gli amanti dei miti classici, ma anche gli appassionati della pop music. Ilarità e spensieratezza, soprattutto grazie alle battute di Brandon T. Jackson, sono accompagnate a temi più impegnativi, sfumature rivolte in particolare ad un pubblico maturo, perché come il regista stesso ha tenuto a precisare, questo film è rivolto non solo al target dei Teenagers ma anche a chi ha superato da un pezzo i diciannove anni. In sostanza un film ben strutturato e articolato, con colpi di scena e suspense, azione e dramma, un connubio ideale di contenuti ed effetti visuali.

Un progetto che non ha la pretesa di spodestare “Harry Potter” dal cuore dei fan, ma che si offre come pregevole alternativa, alimentando l’amore per personaggi che da comuni mortali scoprono di avere poteri speciali. Un Urban Fantasy per eccellenza in cui la mitologia incontra la magia.

 Eva Carducci

Articoli correlati

Condividi