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Pelham 1-2-3: Ostaggi in metropolitana – Recensione

Il veterano degli action movie Tony Scott dirige una pellicola ad alta tensione con Denzel Washington e John Travolta

(The Taking of Pelham 123) Regia: Tony Scott – Cast: Denzel Washington, John Travolta, John Turturro, Luis Guzman, Michael Rispoli, James Gandolfini – Genere: Azione, colore, 108 minuti – Produzione: USA, Gran Bretagna, 2009 – Distribuzione: Sony Pictures Italia – Data di uscita: 18 settembre 2009.

pelham123ostaggiinmetropolitanaTratto da un famoso romanzo di John Godey, cha ha già avuto una prima trasposizione cinematografica nel 1974 con protagonisti Walter Matthau e Robert Shaw. Tony Scott ha preferito ripartire dal libro e non scegliere l’opzione del remake, ritenendo che, nonostante siano passati più di trent’anni, il film con Matthau sia ancora valido ed efficace.

Scott, che ha girato molti film d’azione, tra cui “Top Gun”, “Allarme rosso”, “Una vita al massimo”, “Man on Fire – Il fuoco della vendetta” e “Déjà Vu – Corsa contro il tempo”, racconta nuovamente la vicenda ambientandola in una New York contemporanea, dove ci si chiede chi può essere così matto da rapire un treno della metropolitana, sapendo che qualsiasi riscatto possa essere accordato sarà molto difficile scappare in superficie con esso.

Per quattro settimane la troupe ha potuto realizzare le riprese nei veri tunnel della metropolitana di New York, dando alle scene una veridicità difficilmente ottenibile in un set. Il girato risulta così molto intenso, il tempo scorre velocemente in un susseguirsi di immagini che non ammette pause, dipanando la vicenda in modo mai banale.

La tensione è sempre alta, allo spettatore non sono permesse distrazioni. Mano a mano che si procede con la vicenda scopriamo anche qual è la storia personale dei due protagonisti. Denzel Washington e John Travolta hanno interpretato magistralmente i loro personaggi, ma anche i comprimari non sono da meno, fra tutti spicca un John Turturro in splendida forma. Consigliamo la pellicola a tutti coloro che hanno bisogno di un paio d’ore d’evasione, condite d’adrenalina.

Maria Grazia Bosu

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