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Pain & Gain – Muscoli e denaro – Recensione

Pain & Gain: un buon film, equilibrato, con tempi comici e scene d’azione che si integrano perfettamente 

(Pain & Gain) Regia: Michael Bay – Cast: Ed Harris, Mark Wahlberg, John Turturro, Dwayne Johnson, Rob Corddry, Bar Paly, Tony Shalhoub, Tony Plana, Anthony Mackie, Ken Jeong, Rebel Wilson – Genere: Azione, colore, 129 minuti – Produzione: USA, 2013 – Distribuzione: Universal Pictures – Data di uscita: 18 luglio 2013.

painandgain-muscoliedenaroÈ tratta da un fatto realmente accaduto nel 1994 a Miami in Florida la storia di “Pain & Gain – Muscoli e denaro”, ultima fatica di Michael Bay.

Il regista della saga di “Transformers”, dopo aver giocato con i robotini, ha deciso di dedicarsi agli umani che passano la loro vita in palestra a gonfiarsi i bicipiti. Ed è il sogno americano, nel senso più deleterio del termine, a nutrire i personaggi di quest’action movie, che non poteva che essere ambientato a Miami.

Il trio capitanato da Daniel Lugo, per arricchirsi facilmente si macchierà di orribili delitti, e solo per fare soldi senza fatica. Ma, visto che i protagonisti sono più dotati di muscoli che di cervello, si faranno scoprire e pagheranno per i loro crimini. L’avidità del personal trainer della Sun Gym e dei suoi compari e l’ostentata ricchezza del colombiano di origine ebrea, Victor Kershaw, saranno il motore di una storia molto pulp.

Il risultato è un film molto ben girato, in cui i tempi comici e le scene d’azione si integrano perfettamente. Questo, anche grazie al cast che è assolutamente all’altezza della situazione in cui sono tutti strapalestrati. Da Lugo, il cervello della banda, alias Mark Wahlberg, ai suoi soci Paul Doyle, alias Dwayne Johnson “The Rock”, anello debole della catena, per finire con Adrian Doorbal, che deve fare i conti con gli effetti collaterali degli steroidi, alias Anthony Mackie.

Bay fa muovere i suoi “Bad Boys” tra case di lusso, piscine piene di belle donne e Lamborghini Diablo, in un’ambientazione che ricorda molto la Miami dei ben tempi di Don Johnson.

In un’America, che ancora non poteva prevedere i danni dei derivati finanziari è l’avidità a fare da padrone, con le famose tre S (soldi, sesso, successo), che hanno dominato gli anni ’80. Anche la stessa vittima, l’arrogante Victor Kershaw, non fa pena più di tanto allo spettatore. Anzi, sopravvissuto ad una serie di torture incredibili e non creduto dalla polizia, sarà salvato dal detective Ed Du Bois, interpretato da un notevolissimo Ed Harris, e alla fine nella realtà condannato per aver occultato dei fondi off shore alle Bahamas.

La sceneggiatura è tratta direttamente dagli articoli pubblicati sul “Miami New Times” nel 2000 dal giornalista Pete Collins e ricalca quasi alla perfezione i fatti realmente accaduti. “Pain & Gain” è una gioia per gli occhi del genere femminile ma anche un film che ci ricorda che il denaro non dorme mai e che il mondo è pieno di stupidi che non si credono tali.

Ivana Faranda

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