Eco Del Cinema

Oscar 2019: le belle statuette

Ritrovarsi a tifare “Roma” pur essendo della Lazio è una cosa che non mi sarei mai aspettato di fare nella vita. Eppure è successo! Il cinema è capace anche di ribaltare i punti di vista più radicati e radicali. Ma nulla può contro la delusione che si manifesta gradualmente mentre si scorre la lista degli incoronati dall’Academy.

Gli Oscar 2019 e le mancate vittorie

Roma film

“Roma” di Alfonso Cuaròn critiche

Ovviamente sappiamo tutti che la questione è trita e ritrita: “è inutile rimanerci male: dagli Oscar, cosa ti aspetti?”. Ma l’uomo è fatto anche per cadere sempre negli stessi errori e, se a Los Angeles sbagliano, io da Roma ( e per “Roma”) voglio dirlo; continuando, per l’appunto, a sbagliare anch’io. Ma le mie sono critiche costruttive, quindi propongo alcune puntuali correzioni: la statuetta per il Miglior Film doveva andare (ormai ho più che spoilerato) a “Roma” di Cuarón.

Miglior Regia mi sta abbastanza bene sempre Cuarón, ma per superare la stringata sufficienza la giuria mi avrebbe dovuto premiare Lanthimos (“La favorita“). Secondo me c’hanno pure pensato, ma è stato solo un attimo, una mini trance interrotta da un colpo di un ciak, e sono tornati immediatamente sui loro passi: ‘Lanthimos fuggente’.

Passiamo agli errori gravi, quelli da sottolineare in blu. Migliore Attore: Rami Malek non interpreta Freddy Mercury, lo imita (Fermi, non picchiatemi, non fatemi Malek!). Signori, calma. L’imitazione è pur sempre una forma d’ arte, ma l’interpretazione ha in più quella specie di magia, cantata proprio da Freddy. Kind of Magic.

Oscar 2019: le aggravanti

First Man Oscar 2019

“First Man” di di Damien Chazelle

Poi c’è l’aggravante: una volta uscito nelle sale “Bohemian Rapsody“, l’Oscar per il miglior attore protagonista è diventato il premio più scontato di questa edizione. Lo voleva il popolo, lo volevano le Nazioni Unite, lo volevano Brian e Theresa May e forse lo volevo anche io per poterlo criticare, e così è stato. Mentre gli immensi Viggo Mortensen e Christian Bale hanno fatto la figura di due poveri sfigati.

Altro errore madornale: aver relegato in un cantuccio un film come “First Man” dandogli l’Oscar “di consolazione” per gli effetti speciali. Il primo uomo sulla luna meritava maggiore rispetto: ora i negazionisti dell’allunaggio staranno rimpolpando le loro fila. Che guaio, caro Academy!

E per finire, altre due notazioni: una volta eletto “Roma” come Miglior Film si sarebbe liberato lo slot per il Miglior Film Straniero, attribuibile così allo splendido “Cold War”. Mentre solo una sonora ubriacatura può giustificare l’Oscar per i migliori costumi attribuito a “Black Panther“. “La favorita” lo avrebbe meritato cento volte di più: scostumati!

Riccardo Muzi

26/02/2019

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