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Noi 4 – Recensione

Una giornata frenetica nella vita di una famiglia scombinata

Regia: Francesco Bruni – Cast: Ksenia Rappoport, Fabrizio Gifuni, Lucrezia Guidone, Francesco Bracci, Raffaella Lebboroni – Genere: Commedia, colore, 90 minuti – Produzione: Italia, 2014 – Distribuzione: 01 Distribution – Data d’uscita: giovedì 20 marzo 2014.

noi4locTutto accade in una giornata di giugno, in una Roma afosa, assediata dal traffico metropolitano. Per il serio e timido Giacomo è il momento più atteso e temuto dell’anno: non solo deve affrontare gli esami orali di terza media, ma pure dichiararsi ad una sua compagna di scuola, segretamente amata. Intorno a questo importante appuntamento si muovono freneticamente anche gli altri membri della sua famiglia: la mamma Lara, ingegnere dedita anima e corpo ai figli e al lavoro; il papà Ettore, artista bohémien squattrinato, e la sorella Emma, ventenne idealista e aspirante attrice.

Francesco Bruni torna alla regia dopo il precedente “Scialla!(Stai sereno)” con un’altra commedia dalla dimensione familiare. Questa volta i rapporti tra genitori e figli sono indagati all’interno di una sola giornata nella vita dei protagonisti capace però di mostrare tutte le difficoltà e le sfaccettature che essi hanno nel modo di relazionarsi gli uni con gli altri.

Realisticamente riprodotti, soprattutto i personaggi di Lara, mamma dall’individualità completamente azzerata al servizio dei figli, che vive ogni piccolo avvenimento della giornata con crescente ansia, e Ettore, padre irresponsabile che si adagia sull’ossessione di controllo della moglie. I quattro membri di questa famiglia si allontano e avvicinano incapaci di sottrarsi al richiamo del reticolo d’amore che il nucleo familiare rappresenta.

Certo è che da uno sceneggiatore come Bruni, autore dei film di Paolo Virzì e di alcuni titoli di Mimmo Calopresti, forse ci si aspettava qualcosa in più, un elemento capace di far empatizzare maggiormente con i protagonisti, magari utilizzando un tocco d’ironia più graffiante. Il film comunque scorre in maniera godibile anche grazie all’interpretazione di Fabrizio Gifuni, da poco reduce dal successo de “Il capitale umano”, che appare un attore solido anche in un ruolo più leggero e spensierato, segno della sua indubbia versatilità.

Difficile, quindi, non riconoscersi almeno un po’ nelle dinamiche che animano questa famiglia ‘comune’ dai forti sentimenti, trascinata dal caos di una città sempre e spietatamente frenetica come è Roma.

Lo spettatore timoroso dell’immancabile arrivo del momento catartico in cui la ritrovata famiglia canta insieme in macchina può comunque star sereno: la scena c’è ma dura poco.

Miriam Reale

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