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Much Loved – Recensione

  • Regia: Nabil Ayouch.
  • Cast artistico: Loubna Abidar, Asmaa Lazrak, Halima Kara, Sara Elmhambi Elalaqui, Abdeloah Didane.
  • Produzione:Eric Poulet, Säid Hamich, Nabil Ayouch.
  • Distribuzione: Cinema di Valerio De Paolis.
  • Genere: dramma, colore, 103 minuti.
  • Data di uscita: 8 ottobre 2015

Much Loved: il nudo e sfrontato realismo di Nabil Ayouch

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Un crudo e sfrontato realismo è ciò che trapela con più vigore dal lungometraggio del regista Nabil Ayouch dal titolo “Much Loved”. Senza nessun pudore Nabil Ayouch racconta le vite di quattro personalità, di quattro femminilità, di quattro donne tanto diverse quanto simili nella condizione che le accomuna: la sopravvivenza all’interno dei mercati corrotti e sporchi della carne di Marrakech.

Noha, Randa, Soukaina e Hlima sono le protagoniste di una storia che si districa tra i luoghi di “piacere” offerti dalla città marocchina: da una parte le discoteche e i locali frequentati dai turisti europei, dall’altra quelli dei sauditi arabi. La realtà della città è presentata con un occhio ‘vigile’ che non vuole omettere nulla, facendo attenzione alle più leggere sfumature, come mostrano le lunghe soggettive delle donne mentre attraversano Marrakesch in macchina condotte dal fedele autista Säid.

Nabil ci fa assaporare lo spirito e l’atmosfera della città marocchina, che si percepisce oltre che nelle immagini di luoghi e situazioni, persino dai dialoghi fra i personaggi, come accade attraverso uno dei discorsi dei sauditi prima di abbandonarsi alle danze, all’alcol e al sesso.

“Much Loved”: il film scandalo vietato dalle autorità marocchine

Il personaggio di Säid è di vivo interesse in quanto è il solo uomo del racconto a far parte della sfera affettiva che contorna le quattro. Carichi di tenerezza sono i momenti che ritraggono le spudorate lavoratrici del sesso a casa mentre guardano un film romantico o dormono una vicina all’altra. A tal proposito merita una considerazione il titolo “Much Loved”, che mette in evidenza la condizione di queste donne tanto fredde nell’affrontare “il lavoro” quanto fragili e bisognose di amore. Delucidante la scena che ritrae le lacrime di Noha dopo aver visitato la madre che la rifiuta impedendole di ritornare. Eppure Noha sopporta e affronta tutto per portare denaro alla famiglia.

“Much Loved” si fonda su testimonianze vere e mostra, attraverso le diversità caratteriali e socio-culturali delle quattro donne, le varie facce del mondo del sesso e della prostituzione della città di Marrakesch.

Un film che colpisce per la sfrontatezza con cui, senza veli, viene presentata la vita della città a 360°. Una sfrontatezza necessaria che offre una finestra priva di filtri sulla realtà, che si propone come racconto fedele per nulla scandaloso.

Marianna Cifarelli

 

 

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