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Michael Jackson’s This Is It – Recensione

Un tributo al Re del Pop Michael Jackson, seguito passo passo negli ultimi concerti della sua carriera

Regia: Kenny Ortega – Cast: Michael Jackson, Nick Bass, Michael Bearden, Daniel Celebre, Mekia Cox, Misha Gabriel, Judith Hill, Dorian Holley, Devin Jamieson, Bashiri Johnson, Charles Klapow, Jonathan Moffett, Orianthi, Darryl Phinnessee, Dres Reid, Ken Stacey, Tyne Stecklein – Genere: Documentario, colore, 112 minuti – Produzione: USA, 2009 – Distribuzione: Sony Pictures – Data di uscita: 28 ottobre 2009.

michael-jackson-this-is-itSe il “motto” perpetuo dello show business è “The show must go on”, Michael Jackson non è mai venuto meno a tale affermazione; ironicamente persino da morto continua il suo spettacolo. Certo, intorno all’evento musicale dell’anno che non avverrà mai, la macchina macina soldi non poteva non cogliere la sfiziosa occasione.

Era il 5 marzo del 2009 quando il Re del Pop pronunciava in maniera profetica le parole “This is it” (“Questo è quanto”) annunciando così, in un’attesissima conferenza stampa, il suo ritorno sul palcoscenico dopo dieci anni, con una serie di concerti in programma a Londra all’Arena O2, a partire dal luglio 2009. Quei concerti, che sarebbero stati il suo definitivo addio alle scene, immortalati nei preparativi e nel dietro le quinte dello show, sono paradossalmente un lascito per i fan e un viatico per le generazioni future.

Su richiesta di Jacko è il coreografo e amico Kenny Ortega ad occuparsi della regia di questa sorta di documentario-musicale; lui, che è regista e partner creativo dello stesso concerto, ha ridotto le circa 100 ore di video, in due ore di memorabili testimonianze di quello che sarebbe stato l’evento musicale più spettacolare mai realizzato. Create un evento e datelo in pasto alla gente… Niente di più semplice se il protagonista oltre ad essere il prodotto “vivente” di quel tanto agognato sogno americano, è altresì l’eterno Peter Pan che ha costruito intorno a sé un universo alternativo fatto di musica, danza ed effetti speciali. Ed ecco che, a pochi mesi dalla sua morte, il film che testimonia cosa Michael Jackson aveva in serbo per noi, trova spazio nei cinema di tutto il mondo per sole due settimane.

I malevoli ci vedrebbero subito, non a torto forse, una clamorosa operazione di marketing mondiale, proprio nello stile del suo protagonista. Noi ci vogliamo vedere qualcos’altro: la possibilità per milioni di persone, che non avrebbero materialmente potuto partecipare al concerto, di assistere a uno spettacolo non solo sfavillante, ma infinitamente creativo e ricco di personalità, tradotta nel genio del suo artefice, e nella cooperazione di ballerini, cantanti, musicisti e tecnici di altissimo livello.

“This Is It” è tutto questo, ma anche l’opportunità di cogliere un artista dinamico, generoso, intuitivo e vera forza trainante del progetto, nei momenti più intimi della sua creazione. Lontani dalla religiosità imposta nella visione di un film, in certi momenti verrebbe voglia di alzarsi per cantare e ballare su delle note tanto familiari e coinvolgenti, quanto malinconiche e struggenti, “vivendo” quel concerto che non vedremo mai.

Serena Guidoni

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