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Mauvaise fille – Recensione

César per la giovane speranza femminile alla protagonista, “Mauvaise fille” è ispirato al libro autobiografico di Justine Lévy, la compagna del regista che ha co-firmato la sceneggiatura

Regia: Patrick Mill – Cast: Carole Bouquet, Arthur Dupont, Jacques Weber, Bob Geldof, Joana Preiss, Izia Higelin, Eric Savin, Hélène Babu, Laurent Poitrenaux, Ingil Valenti, Marcel Bozonnet, Liliane Nataf, Grâce Tiengwelieu – Genere: Drammatico, colore, 108 minuti – Produzione: Francia, 2012.

mauvaisefilleLouise viene contemporaneamente a sapere di essere incinta e che sua madre è gravemente malata. Avrà nove mesi di tempo per abituarsi al turbinio di sentimenti e emozioni che questa duplice situazione genera.

Mentre intorno alla ragazza si muovono il fidanzato Pablo, attore pieno di entusiasmo e follemente innamorato di lei, e il padre Georges, rockstar sempre in giro per il mondo, Louise si appresta a vivere emozioni contrastanti.

Un rapporto madre – figlia difficile, forse mai esistito, solo immaginato in una serie di “come avrei voluto che fosse” (bella la trovata narrativa), si evolve nel dolore della scoperta della malattia terminale della mamma, una convincente Carole Bouquet, nello stesso momento in cui la figlia scopre di dover dare alla luce una nuova vita

C’è tanta vita e tanta gioia nella giovane e promettente coppia, davvero bravi gli attori che interpretano due ragazzi pieni di vita e di speranza, attivi culturalmente ed intellettualmente, circondati da una serie di amici colorati e poliedrici, ma la vera sorpresa del film è il mito Bob Geldof, davvero a suo agio nel ruolo di papà rockstar, assente fino a quel punto, ma sempre più presente nell’evolversi della storia, anche se a suo modo: il pupazzo gigante portato in ospedale è una chicca non da poco.

Degna di nota anche la colonna sonora.

Salvatore Cusimano

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