Eco Del Cinema

Maldamore – Recensione

Una commedia dove tutti sono traditori e traditi… anche gli spettatori

Regia: Angelo Longoni – Cast: Ambra Angiolini, Luisa Ranieri, Alessio Boni, Luca Zingaretti, Ettore Bassi – Genere: Commedia – Produzione: Italia, 2014 – Data di uscita: 13 marzo 2014.

maldamoreUna coincidenza banale, la perdita di attenzione nei confronti di un dettaglio quasi impercettibile, una distrazione che può capitare a chiunque, genera conseguenze che sconvolgono la vita di un’intera famiglia.

Un interfono per bambini lasciato acceso per sbaglio, mentre nella stanza due persone rivelano segreti inconfessabili ai reciproci partner.

Una deflagrazione tanto comica quanto sconvolgente, e poi una domanda: “Che fare adesso?”

Tradimenti, bugie, sotterfugi e incomprensioni. Questi sono gli elementi che caratterizzano le coppie della storia che sembra elevare l’infedeltà a elemento immancabile e necessario all’interno delle coppie, ancor più se datate. Se per qualcuno, come il personaggio interpretato da Luca Zingaretti, la “distrazione” è l’ingrediente per sentirsi vivi e non soccombere alla quotidianità, fatta anche di noia, della vita con il proprio compagno, per altri, come Paolo (Alessio Boni) e Sandra (Luisa Ranieri), è una debolezza senza importanza che si colloca come reazione a momenti di difficoltà o lontananza.

Angelo Longoni scrive una storia che purtroppo non brilla per originalità sia per la tematica (di corna infatti le commedie italiane sono piene), che per i dialoghi, sebbene il cast cerchi di dare il massimo dell’impegno. In alcuni tratti, infatti, è quasi palpabile la ricerca della risata ad ogni costo tanto che il personaggio più divertente risulta quello secondario di Ettore Bassi, più spontaneo nella rappresentazione delle sue manie.

Nonostante le vicende alquanto prevedibili dentro le quali lo spettatore arriva persino a perdersi travolto dal marasma infettivo di infedeltà che colpisce tutti i protagonisti, il film potrebbe comunque essere godibile se non fosse per i toni. Per più di metà della pellicola, infatti, i personaggi non dialogano bensì urlano, in un susseguirsi che farebbe impallidire perfino il più melodrammatico Muccino. Quando si torna a un volume normale per un essere umano purtroppo però il film cade in una catena di episodi che più che al comico fanno pensare al ridicolo.

Da salvare, nonostante una sceneggiatura scricchiolante, l’interpretazione dei protagonisti, soprattutto della coppia Zingaretti – Ranieri che regala, grazie alle loro abilità recitative, quel tocco di veridicità sul quale il film tenta di appoggiarsi.

Sarà dunque vero che il tradimento incombe su tutti noi come una spada di Damocle? Sì secondo “Maldamore”, un film da vedere senza troppe pretese, anche riguardo alla sua discutibile morale, e soprattutto preparati all’invitabile emicrania provocata dalle grida di rabbia sullo schermo (e non).

Miriam Reale

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