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Lone Survivor – Recensione

“Lone Survivor” di Peter Berg: un film di guerra per il mercato americano

Regia: Peter Berg – Cast: Mark Wahlberg, Taylor Kitsch, Emile Hirsch, Ben Foster, Ali Suliman – Genere: Azione, colore, 121 minuti – Produzione: USA, 2013 – Distribuzione: Universal Pictures – Data di uscita: 20 febbraio 2014.

lonesurvivorPiacerà agli amanti del genere bellico l’ultimo lavoro del regista americano Peter Berg, “Lone Survivor”. Tratto da una storia vera racconta la tragica avventura di quattro Navy Seal in missione tra le montagne dell’Afganistan. Ne sopravvivrà uno solo, Marcus Luttrell, l’ufficiale medico che scriverà il libro da cui nasce il film.

Viste le premesse, è chiaro da subito che l’opera in questione può essere letta come un inno all’eroismo dei militari americani, che si battono per il loro paese. La prospettiva scelta da Berg, che già in passato ha girato pellicole di guerra (“Battleship”), è quella di mostrare il conflitto da vicino, seppur dal punto di vista individuali di quattro militari. Non sono ‘Rambo style’, ma persone normali nella loro eccezionalità. Affrontano la loro missione pericolosissima, mettendo in primo piano il concetto per loro fondamentale di “codice d’onore”. Il risultato è un blockbuster di buon livello.

Berg conosce il suo mestiere e l’uso della videocamera. E così ci troviamo dopo un inizio tranquillizzante a seguire i nostri eroi in luoghi di montagna a loro ostili, armati fino ai denti. Ben presto, per troppo umanità da parte loro, poco credibile peraltro, inizia la carneficina. La camera insiste sui corpi straziati che rimbalzano in modo grottesco tra le rocce, senza morire. C’è un grande uso di primissimi piani e il regista alla “Platoon” mostra le loro ferite quasi con compiacimento. Peccato che lui non sia Oliver Stone e la sceneggiatura risenta troppo del romanzo autobiografico del sopravvissuto. Eppure il film, alla fine, non esagera più di tanto nel voler essere un manifesto di orgoglio patriottico. E questo è il punto che lo salva, nel suo essere piuttosto naif, anche se il nemico è raffigurato spesso in modo grottesco.

Il cast è strepitoso. I quattro Navy sono Mark Wahlberg, Taylor Kitsch, Emile Hirrch e Eric Bana. Il primo è Marcus Lutrell, che è anche produttore del film. Sui titoli di coda scorrono le immagini dei veri Navy, tutti morti nell’operazione. I dialoghi sono scarni ma sono ottime le scene d’azione con stuntmen preparatissimi.

Costato “solo” 50 milioni di dollari, “Lone Survivor” è un classico film di genere ben diretto a un target ben definito, fatto su misura per il mercato americano.

 

Paolo Rivelli

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