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L’onda – Recensione

Tratto da un romanzo tedesco per ragazzi, “L’onda” narra di un esperimento che ricostruisce le basi di una dittatura

(Die Welle) Regia: Dennis Gansel – Cast: Jürgen Vogel, Frederick Lau, Max Riemelt, Jennifer Ulrich, Christiane Paul, Jacob Matschenz – Genere: Drammatico, colore, 101 minuti – Produzione: Germania, 2008 – Distribuzione: Bim – Data di uscita: 27 febbraio 2009.

l-ondaLa genesi di una dittatura spiegata a dei giovani studenti da un professore che, per avallare la sua tesi, mette in atto un singolare esperimento. Sono questi gli ingredienti esplosivi del film “L’onda”. Germania, oggi. Durante la settimana a tema, l’insegnante di liceo Rainer Wenger (Jürgen Vogel), al quale è stato assegnato il corso di Autarchia, propone un esperimento per mostrare ai suoi studenti come funziona un governo totalitario. Inizia così un gioco di ruolo dalle tragiche conseguenze.

In poco tempo, quella che era cominciata come un’innocua illustrazione di concetti come disciplina e comunità, si trasforma in un vero e proprio “movimento”: l’Onda. Arrivati al terzo giorno, gli studenti cominciano a ostracizzare e a minacciare gli altri. E quando alla fine il conflitto esplode in tutta la sua violenza durante una partita scolastica di pallanuoto, l’insegnante decide di interrompere l’esperimento. Ma ormai è troppo tardi, l’Onda è sfuggita al suo controllo.

Da più di vent’anni, il romanzo di Morton Ruhe “Die Welle” (L’Onda) è un classico della letteratura per ragazzi, e una lettura obbligatoria in molte scuole tedesche. È un’opera di fantasia, ma ispirata a un fatto reale. L’esperimento originale è stato condotto nel 1967 da Ron Jones, insegnante di storia al Cubberley High School di Palo Alto, in California, che tentò di dimostrare quanto poco bastasse per convertire ragazzi pacifici e diligenti, in esaltati fautori di un regime di terrore.

Insieme al noto produttore tedesco Christian Becker (“Uibu – Fantasmino fifone”), il pluripremiato regista tedesco Dennis Gansel (Premio del Cinema Tedesco e Hamptons International Audience Award per “NaPolA”) ha rivisitato in chiave moderna e credibile questa storia-quasi-vera, con la collaborazione dello stesso Ron Jones, che ne è stato l’indiscusso ispiratore.

La domanda è: potrebbe ancora accadere una cosa del genere? Nella Germania di oggi, democratica e liberale, in cui si dedica moltissimo tempo a parlare di Nazismo e Terzo Reich, sarebbe possibile l’insediamento di una nuova dittatura? È questo quello che si domanda il regista Dennis Gansel; e in qualche modo ci ha dato una risposta. In fondo un leader carismatico, qualunque sia il contesto politico e sociale in cui agisce, ha la possibilità, con l’aiuto di una retorica ben confezionata, di irretire le coscienze dei suoi uditori.

Se abbiniamo la perdita di valori ed ideali fondamentali, a una estrema facilità al convincimento, ecco che abbiamo creato la possibilità di ristabilire regimi dittatoriali. L’estremo individualismo che domina le società odierne, porterebbe inevitabilmente alla convinzione che quel gap e divario fra gli individui, debba essere assolutamente colmato. Non è molto lontano dalla realtà pensare che, se esistesse una personalità forte ed estremamente autoritaria, una dittatura non impiegherebbe molto tempo a ristabilirsi.

“L’Onda” è un film che ci pone di fronte ad una sorta di presa di coscienza, nella speranza che di fronte ad una simile orribile possibilità, il nostro giudizio venga in qualche modo messo in discussione. Ripetere un esperimento del genere ai giorni nostri avrebbe conseguenze devastanti, di conseguenza discutere di certe dinamiche è un dovere!

Serena Guidoni

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