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Lo stravagante mondo di Greenberg – Recensione

Un simpatico affresco di vita normale, con protagonisti due antieroi romantici

(Greenberg) Regia: Noah Baumbach – Cast: Ben Stiller, Greta Gerwig, Rhys Ifans, Jennifer Jason Leigh, Brie Larson – Genere: Commedia, colore, 107 minuti – Produzione: USA, 2010 – Distribuzione: Bim – Data di uscita: 8 aprile 2011.

lo-stravagante-mondo-di-greenbergLa famiglia Greenberg di Los Angeles, va in vacanza in Vietnam, lascia la casa e il pastore tedesco, all’assistente Florance raccomandandosi di badare a tutto e di aiutare il fratello Roger, in arrivo da New York, se mai dovesse servirgli qualcosa. Solo che Roger Greenberg è un uomo di quarant’anni uscito da poco da una clinica riabilitativa psichiatrica, insomma un sociopatico con i fiocchi, con evidenti problemi comportamentali e sentimentali. Florance e l’uomo s’incontrano e scontrano a causa della cura del cane Mahler e per via del fatto che Roger non guida, quindi si affida all’assistente per i suoi spostamenti. Fra i due nascerà uno strano ed empatico rapporto, che li porterà ad affrontare i loro problemi e a “mettersi a nudo” uno di fronte all’altro.

Noah Baumbach dirige un simpatico e anticonvenzionale film, che mischia umorismo e sentimenti, e che ha come protagonisti due antieroi romantici. Florance e Roger non sono belli, non hanno successo, non sono ricchi e non hanno grandi aspettative. Sono due semplici persone che vivono come possono, due individui che non hanno visto realizzarsi i loro sogni, ma non per questo hanno smesso di andare avanti. Il futuro sembra essere lineare, Greenberg non vuole legarsi, anzi “non vuole fare niente di niente per un po’”, vorrebbe solo che il tempo passasse indisturbato, schivandolo, lasciandolo a pensare a cosa fare della sua vita, Florance è in una situazione limite, vede le lancette scorrere, ma non sa bene cosa fare, chi amare, è fragile e si sente sola. Ha paura che chi è stato ferito possa finire per il solo gusto di farlo, e in un certo senso ciò accade, ma il destino, si sa, è imprevedibile.

Riusciranno i due ad affrontare le barriere che si sono auto-imposti? Un Ben Stiller insolito, dimagrito, emaciato e svestito dei soliti panni comici, a volte demenziali, riesce a calarsi nel personaggio, dimostrandoci la sua bravura.

Sonia Serafini

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