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L’Incredibile Hulk – Recensione

L’eroe della Marvel al secondo tentativo di trasposizione cinematografica

(The Incredible Hulk) Regia: Louis Leterrier – Cast: Edward Norton, Liv Tyler, Tim Roth, William Hurt, Tim Blake Nelson, Ty Burrell – Genere: Azione, colore, 114 minuti – Produzione: USA, 2008 – Distribuzione: Universal Pictures –Data di uscita: 18 giugno 2008.

l-incredibile-hulkLa seconda trasposizione cinematografica di uno dei fumetti più amati della Marvel, “L’incredibile Hulk”, che sembra avere più carte vincenti della prima. Il film del 2003 con Eric Bana e Jennifer Connelly, infatti, è stato un fiasco, nonostante la promettente regia del premio Oscar Ang Lee.

Questa volta dirige il francese Louis Leterrier (“Transporter” e “Transporter 2”) che ci regala una versione davvero interessante della storia, ricca di effetti speciali, basati sulle tecnologie CGI e motion capture (il supervisore degli effetti speciali è Kurt Williams, che ha una lunga esperienza in fatto di Super Eroi), ma ricca anche di umanità e amore, caratteristiche che hanno sempre fatto parte di Hulk.

Bruce Banner è il bravo Edward Norton, che ha anche collaborato alla sceneggiatura, e l’amata Betty Ross è l’altrettanto brava Liv Tyler. Fanno parte del cast anche un poco convincente William Hurt (sarà per via di quel trucco finto e posticcio) nei panni del Generale “Thunderbolt” Ross e un buon Tim Roth, in quelli del famoso Abominio, arcinemico di Hulk.

Il film si apre in Brasile, nelle favelas, dove Bruce Banner vive in incognito e cerca di trovare una cura che lo liberi dal suo odiato alter ego. Scoperto dai soldati del Generale Ross, comincia subito un frenetico inseguimento per i tetti delle favelas che ricorda un po’ quello di Jason Bourne sui tetti di Tangeri, in “The Bourne Ultimatum”. Alla ricerca dei dati che gli permetterebbero di annullare l’effetto dei micidiali raggi gamma che gli hanno rovinato la vita, esce allo scoperto e commette l’errore di avvicinarsi alla sua Betty, figlia del Generale.Incontra anche Emil Blonsky, un soldato con brame di potere e gloria, che si fa iniettare i raggi gamma per diventare un supersoldato.

Il combattimento tra il gigante buono Hulk e quello cattivo Abominio, sua nemesi, resterà nella storia del cinema. Nel cuore di New York, ad Harlem (ricostruita fedelmente in un set a Toronto), i due lottano spinti da motivazioni diverse: Hulk (Banner) dal senso di colpa perché è suo il sangue che ha creato l’antagonista; Abominio (Blonsky) dalla voglia di distruggere Hulk per poter diventare ancora più cattivo.

È proprio durante questo scontro che viene fuori il lato umano e romantico del supereroe protagonista, che aiuterà Bruce Banner a tentare di capire e accettare quella parte di sé da cui fugge ormai da cinque anni. È forse questo il messaggio che ci vuole dare Leterrier: solo accettando totalmente noi stessi, riusciremo, finalmente, a sentirci a casa anche se viviamo da eremiti.

Domenica Quartuccio

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