Godibile commedia romantica che strizza l’occhio alla storia d’amore per eccellenza: Romeo e Giulietta
Regia: Gary Winick – Cast: Amanda Seyfried, Christopher Egan, Gael García Bernal, Vanessa Redgrave, Franco Nero, Luisa Ranieri, Marina Massironi, Milena Vukotic, Remo Remotti, Angelo Infanti, Fabio Testi, Giacomo Piperno – Genere: Drammatico, colore, 105 minuti – Produzione: USA, 2010 – Distribuzione: Eagle Pictures – Data di uscita: 25 agosto 2010.
L’amore non ha età, bisogna solo avere il coraggio di viverlo fino in fondo. Questo è il messaggio che sembra scaturire da “Letters to Juliet”, classica commedia romantica estiva, senza pretesa alcuna, se non quella di far sognare per un paio d’ore lo spettatore dal cuore tenero.
Chi va al cinema con l’idea precisa di trovare un film denso, impregnato di riferimenti shakespeariani e amori tormentati, o comunque con un minimo di effetto sorpresa, cambi sala e orario perché ne rimarrà completamente deluso. Chi invece ha il coraggio di superare gli stuccanti titoli di testa (che ripropongono i baci più famosi della storia dell’arte e della fotografia incorniciati da angioletti svolazzanti) senza un attacco di diabete, potrà immergersi in un’atmosfera ricca di romanticismo e uscirne incolume.
La nostra Juliet è in realtà Sophie Hall, un’aspirante scrittrice sempre in cerca della storia perfetta da pubblicare, che assieme al suo fidanzato Victor, uno chef di successo, decide di andare a Verona per una romantica vacanza. Una volta lì l’atmosfera si fa tutt’altro che intima, tanto che Sophie rimane da sola mentre il fidanzato è in giro per l’Italia.
Nel famoso cortile di Giulietta trova una lettera scritta 50 anni prima da una certa Claire al suo amato Lorenzo e decide di risponderle. Questo gesto scatenerà una serie di conseguenze: Claire, ormai vecchia ma piena di speranza e vitalità, approda in Italia col nipote Charlie, determinata nel ritrovare il suo primo amore a qualsiasi costo. Amanda Seyfried si conferma brava come al solito, il belloccio di turno Christopher Egan soddisfa più che bene il ruolo di rude dal cuore tenero, e il premio Oscar Vanessa Redgrave è come sempre magnifica e piena di classe, anche se a volte risulta un po’ stralunata.
La vera sorpresa è la comicità isterica di Gael Garcìa Bernal, che dopo i panni del Che veste un ruolo più leggero ma con lo stesso entusiasmo. Non c’è bisogno di ingegnarsi per il finale (d’altronde il regista Gary Winick è esperto di commedie romantiche) ma è comunque godibile seguire i nostri protagonisti durante il loro viaggio tra i meravigliosi paesaggi italiani ( che gli stranieri sanno sempre valorizzare al meglio) che li porta a incontrare strani personaggi, forse un po’ troppo caricaturali, ma che sanno lo stesso strapparci qualche risata.
A parte i drammi familiari trattati con leggerezza, i vari equivoci da film e la classica scena del balcone finale (come poteva mancare?) questo film è consigliato a due innamorati in cerca di romanticismo o a un gruppo di amiche che ha a cuore le favole a lieto fine.
Federica Palma