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Le avventure del topino Despereaux – Recensione

Un film sofisticato, sintesi perfetta tra animazione in computer grafica e tradizionale disegno a mano

(The Tale of Despereaux) Regia: Sam Fell, Robert Stevenhagen – Cast: Matthew Broderick, Dustin Hoffman, Emma Watson, Kevin Kline, Stenley Tucci, Sigourney Weaver, Christopher Lloyd, Robbie Coltrane, William H. Macy, Frank Langella – Genere: animazione, colore, 100 minuti – Produzione: Usa, 2008 – Distribuzione: Universal – Data di uscita: 24 aprile 2009.

le-avventure-del-topino-desperauxC’era una volta, nel lontano regno di Dor, una straordinaria magia nell’aria, risate in abbondanza e pinte di zuppa appetitosa. Ma un giorno un incidente spezzò il cuore del Re, lasciando la principessa piena di desideri e la cittadinanza senza zuppa. La luce del sole era sparita e il mondo era diventato grigio. Ogni speranza era svanita, fino al giorno in cui apparì Despereaux Tilling. Il minuscolo topino nacque troppo coraggioso per il luogo pieno di paura che lui chiamava casa. Dal momento in cui venne al mondo, con i suoi occhi ben aperti e le grandi orecchie dritte, vide e sentì più di chiunque altro. Un giorno il coraggioso topo entrò furtivamente nella biblioteca reale, dove imparò a leggere (piuttosto che mangiare) i libri, in cui si imbatteva, godendo di storie di cavalieri ai quali voleva unirsi, draghi che sperava di combattere e belle fanciulle che sognava di salvare.

Basato sull’omonimo bestseller (edito da Mondadori nel 2003) di Kate Di Camillo, “Le avventure del topino Despereaux”, primo lungometraggio in computer grafica della Universal, diretto da Sam Fell (“Giù per il tubo” 2007) e l’esordiente Robert Stevenhagen, è una favola moderna che narra le vicende di un gruppo di improbabili eroi, ai quali il piccolo roditore protagonista insegna la virtù del coraggio, il sentimento del perdono e la spinta al redimersi, semplicemente mostrando un’ineluttabile verità: quello che sembri e appari non è uguale a quello che sei realmente.

Lo straordinario cast “vocale” a cominciare da Matthew Broderick (Despereaux) e Dustin Hoffman (il ratto Roscuro), ci accompagna alla scoperta di un inconsueto racconto per bambini che non si nasconde dietro facili sentimentalismi o indottrinamenti di sorta ma che, a dispetto della favola classica, ci pone di fronte a drammi reali e “moderni” che testimoniano paradossi e ingiustizie perpetrate dagli adulti.

Non esistono buoni o cattivi per definizione, i personaggi, infatti, possiedono quelle sfaccettature tipiche dell’animo umano, volubile e mai completamente definibile.

Realizzato con una sintesi perfetta tra l’animazione in computer grafica e il tradizionale disegno a mano, il risultato è un piacevole dipinto che prende vita, dove luci e ombre contribuiscono ad imprimere nei protagonisti peculiarità caratteriali. L’estetismo pittorico che ricorda le ricche tele fiamminghe di Vermeer, consente al racconto di crogiolarsi in un’illuminazione che restituisce un’anima e un cuore ad un’immagine 3D, spesso troppo asettica a causa della sua perfetta definizione.

Lontano dalle atmosfere volutamente umoristiche dei film Dreamworks, e dalla ricerca della perfezione visiva del marchio Pixar, “Le avventure del topino Despereaux”, è un sofisticato film animato, che si propone apertamente come un prodotto per bambini ma che, come nella migliore tradizione del genere, non esclude gli adulti.

Serena Guidoni

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