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L’apprendista stregone – Recensione

Magia e scienza si fondono nel connubio discreto e piacevole “L’apprendista stregone”

(The Sorcerer’s Apprentice) Regia: Jon Turteltaub – Cast: Nicolas Cage, Monica Bellucci, Jay Baruchel, Alfred Molina, Teresa Palmer, Toby Kebbell, Omar Benson Miller, Jake Cherry, Peyton List, Robert Capron, Jabari Gray, Owen J. Murphy, Nicole Ehinger, Manish Dayal, Indy Rishi, Jen Kucsak, Gregory Woo, Alice Krige, Ali Khan, Ethan Peck, Aristedes Philip DuVal, Marshall Factora, Robert Feeley, Kate Gorney – Genere: Commedia, colore, 111 minuti – Produzione: USA, 2010 – Distribuzione: Walt Disney – Data di uscita: 18 agosto 2010.

apprendista-stregone1Correva l’anno 1937 quando, seduto al Chansen’s restaurant di Beverly Hills, un noto cineasta pensava ad un inedito progetto che unisse in sé il vigore delle immagini e il trasporto della musica classica. Quell’uomo era il Re dell’animazione Walt Disney che, tre anni dopo, avrebbe portato nelle sale “Fantasia”, il più speciale dei suoi capolavori, con protagonista un Topolino, oscurato allora dal neonato personaggio di Paperino, e che tutti ricorderanno nei panni dell’apprendista stregone, vittima di un esercito magico di manici di scopa nell’omonimo episodio.

La stessa eccellente ritmica del brano sinfonico di Paul Dukas utilizzato per l’occasione accarezza a distanza di decenni l’orecchio dello spettatore nel nuovo film del regista Jon Turteltaub, “L’apprendista stregone” che, insieme al produttore Jerry Bruckheimer, ne propone una trasposizione in live-action, forse poco corrispondente alle aspettative di un pubblico abituato ai classici di casa Disney, ma in ogni caso godibile grazie ad un cast d’eccezione tra cui Teresa Palmer, Monica Bellucci, Nicolas Cage e Jay Baruchel.

Tra i vicoli di una New York come sempre ignara dell’imminente catastrofe da cui i due protagonisti (l’eccentrico stregone Balthazar Blake e il giovane studente di fisica Dave) riusciranno a difenderla, si combatte la guerra contro il male rappresentato dalla perfida Morgana (leggendaria nemica di mago Merlino) e il suo discepolo Maxim Horvath (altro potente mistico, un tempo allievo di Merlino insieme a Balthazar). Contro il morboso desiderio della crudele maliarda di dominare l’umanità, si scaglia dunque Dave, l’apprendista stregone sprovvisto di fiducia in se stesso, nonostante il destino lo abbia indicato come il ‘sommo merliniano’, che oltre a salvare il mondo riuscirà anche a conquistare l’amore di Rebecca, bramato dai tempi delle elementari.

Tra bazar pieni di antiche cianfrusaglie stregate, in perfetto stile Diagon Alley della serie di “Harry Potter”, e folli inseguimenti tra Rolls-Royce Phantom, tir e Ferrari, il film scorre agevolmente e non senza qualche apprezzabile momento di humour, talvolta imputabile alla goffaggine del protagonista, talvolta a quella della scarsa espressività recitativa della nostrana Bellucci, la cui sempre innata bellezza e il contrapposto talento di Nicolas Cage impediscono per fortuna il danno irreparabile.

Il risultato è dunque discreto e nonostante le diverse perdite qualitative verificatesi nella trasposizione, la pellicola finisce per rivelarsi originale nel tentativo di dare della magia, un’idea strettamente connessa alla scienza e all’impiego di tutte le nostre qualità di essere umani. Ci si chiede, in effetti, quale spettatore, tra i più piccoli che assisteranno alla proiezione, non tornerà a casa con il desiderio di fare da grande il fisico o di scoprire come si può sfruttare più del dieci per cento delle nostre potenzialità cerebrali, per arrivare un giorno a governare il mondo attraverso la magia.

Cecilia Sabelli

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